Quando lo sport diventa troppo: i rischi dell’agonismo precoce per i bambini

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Lo sport è un pilastro fondamentale per la crescita sana ed equilibrata dei bambini. Insegna la disciplina, il lavoro di squadra e il rispetto delle regole, oltre a promuovere il benessere fisico. Ma cosa succede quando la passione per lo sport si trasforma in agonismo precoce e l’attività fisica diventa eccessivamente intensa?

L’ importante interrogativo è stato al centro del Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale a Firenze.

Durante l’evento, il pediatra Marcello Bergamini ha richiamato l’attenzione dei colleghi su un tema di crescente rilevanza: l’impatto potenzialmente dannoso dell’attività sportiva ad alto livello sui bambini in fase di sviluppo.

Sottoporre bambini di 8-9 anni a intensi allenamenti quotidiani, come può accadere in discipline come la ginnastica artistica o il nuoto agonistico, può comportare rischi considerevoli. Bergamini sottolinea come questi giovani atleti possano andare incontro a una serie di problematiche, tra cui:

  • Compromissione della crescita fisica: l’eccessivo sforzo fisico può interferire con il normale sviluppo osseo e muscolare.
  • Ritardi nello sviluppo psicologico: la pressione costante di dover primeggiare può generare stress e ansia, con ripercussioni negative sulla sfera emotiva e sociale.
  • Patologie dell’apparato osteoarticolare: l’usura precoce di ossa e articolazioni può portare a problemi cronici in età adulta.
  • Disturbi del ciclo mestruale: nelle giovani atlete, l’intensa attività fisica può alterare l’equilibrio ormonale e causare irregolarità mestruali.
  • Disturbi del comportamento alimentare: la ricerca ossessiva della performance fisica può sfociare in dismorfismo corporeo e disturbi alimentari.
  • Problemi comportamentali: l’eccessiva competitività e la pressione per il successo possono tradursi in aggressività, isolamento o difficoltà relazionali.

Il problema, come sottolinea Bergamini, non è da sottovalutare: riguarda circa il 3-5% della popolazione infantile, con un impatto significativo sulla vita di questi bambini e delle loro famiglie.

In questo contesto, il ruolo del pediatra di famiglia diventa cruciale. I professionisti sono chiamati a monitorare costantemente la crescita, lo sviluppo e la funzione sessuale e riproduttiva di questi giovani atleti, accompagnandoli con attenzione fino all’età adulta. La sfida è trovare un equilibrio tra la passione per lo sport e la tutela della salute dei più piccoli, garantendo un percorso di crescita sereno e armonioso.

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