Quando i figli incidono sui tempi di pensionamento?

Non sempre le donne che hanno avuto figli possono contare su uno sconto per pensionarsi, vediamo perchè.
Nella normativa italiana sono poche le misure che prevedono delle agevolazioni per le mamme che lavorano tenendo conto anche delle possibili interruzione di carriera per dedicarsi alla cura dei figli. Le mamme possono avere degli sconti sulla pensione solo in rari casi, quindi. Vediamo quali sono rispondendo alla domanda di una nostra lettrice che ci scrive:
Buongiorno sono un insegnante di scuola primaria di 58 anni e 32 di contributi con 4 figli di cui 2 adottati. Quando potrò andare in pensione? Potrò avere degli sconti per i figli?
Pensione donna con figli
Con 58 anni di età e con 32 anni di contributi l’unica possibilità di pensionarsi, in base all’attuale normativa, è rappresentata dalla pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni di età.
Gli sconti previsti per le donne che hanno avuto figli, infatti, non si attuano indistintamente su tutte le misure previdenziali ma sono previsti solo da due misure specifiche: la pensione di vecchiaia maturata nel sistema contributivo e l’Ape sociale.
Per la pensione di vecchiaia, ma solo con contributi tutti versati nel sistema contributivo puro, è previsto uno sconto sull’età pensionabile di 4 mesi per ogni figlio fino ad un massimo di 12 mesi per donne che hanno avuto 3 o più figli. Si ricade nel sistema contributivo in due sole situazioni: quando tutti i contributi sono stati versati a partire dal 1996 o quando si opta per il computo in Gestione Separata. In questo caso, quindi, la pensione di vecchiaia, fermi restando i 20 anni di contributi necessari per l’accesso, si raggiunge a 66 anni e 8 mesi per le donne che hanno avuto un figlio, a 66 anni e 4 mesi per le donne che hanno avuto 2 figli, a 66 anni per le donne che hanno avuto 3 o più figli.
L’Ape sociale, invece, prevede uno sconto contributivo di 1 anno per ogni figlio avuto dalle lavoratrici (fino ad un massimo di 2 anni) permettendo l’accesso sempre a 63 anni di età alle donne invalide, caregiver o disoccupate con 28 o 29 anni di contributi e alle lavoratrici gravose con 34 o 35 anni di contributi. L’Ape sociale, però, è in scadenza il prossimo 31 dicembre e a meno che non venga prorogata o resa strutturale non sarà più utilizzabile a partire dal 1 gennaio 2022.
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