Qualità anziché quantità nel futuro dell’istruzione e della scuola italiana: perché?

L’istruzione esiste da secoli e non abbiamo mai messo in dubbio, seriamente, il suo stile poiché è stato quello che per generazioni ha accompagnato l’educazione e la formazione di numerosissimi, infinite, generazioni di giovani. I curricula approvati dal sistema nazionale di ciascun Paese hanno cercato, ognuno come poteva e ognuno rispondendo a quelle che erano le scelte politiche dello Stato, di disegnare la scuola migliore. Guardando indietro, anche nella nostra vita personale, è pensabile che avremmo potuto imparare di più o avremmo potuto avere un impegno maggiore se avessimo potuto scegliere cosa studiare? Sinceramente avremmo potuto imparare di più su ciò che ci piaceva, avremmo potuto porre le basi dei must-have e saremmo potuti diventare migliori specialisti e professionisti in ciò che amavamo. E tutto questo solo con un po’ di flessibilità dalla parte educativa che dovrebbe permettere di scegliere ciò che desideriamo più ardentemente e nella maniera che più soddisfa il nostro impegno formativo.
L’istruzione: grande industria del sapere
L’istruzione è una delle più grandi industrie in un Paese e nel mondo. È la ruota che ci permette di far evolvere la comunità in cui viviamo e ci aiuta, anche personalmente, a migliorare. Le persone, uomini e donne, nel tempo, nei secoli, si sono evolute così tanto che ora, avvertono ancora di più l’esigenza di una scuola più qualificata, e hanno sete di apprendimento e conoscenza. Non avevano questo in passato e, ancor di più, non avvertivano queste dinamiche. E, inoltre, non avevano accesso all’istruzione come al giorno d’oggi. L’istruzione è il modo principale per diventare ciò che vuoi essere.
L’importanza dell’istruzione
L’istruzione è il motore dello sviluppo economico di ogni Paese. L’istruzione è importantissima per lo sviluppo di ogni Stato, ed è per questo che forse è stata, in molte realtà statuali, intoccabile per secoli. Il sistema educativo nazionale ha deciso la strada da seguire. Anche nel nostro Paese e non solo nel ventennio. Gli studenti di oggi aiuteranno il mondo di domani. La grande conquista di oggi risiede nel fatto che, oggi, l’istruzione è diventata accessibile a quasi tutti i bambini del mondo, indipendentemente dal luogo di origine, dalla religione che si professa, dalla comunità a cui si appartiene. L’istruzione è da supporto ad ogni Paese nel suo processo di crescita: sia economica che culturale e sociale. Inoltre permette allo Stato di mantenere la propria posizione nell’economia globale. Per noi parlare, poi, della capacità che l’istruzione ha di promuovere (meglio determinare) i progressi tecnologici, con un considerevole miglioramento degli standard di vita e una maggiore conoscenza.
La quantità inseguita è spesso a scapito della qualità
Per diventare competitivi nel mondo, le persone devono implementare le competenze e migliorare le abilità e le conoscenze. L’idea è spesso stata quella che maggiore è la quantità più facile è raggiungere un alto livello qualitativo. In realtà il concentrarsi sulla quantità, ovviamente, implica un abbassamento della qualità che si fornisce. Inoltre, la quantità aggiunge principalmente un alto livello di stress indipendentemente da tutto.
L’importanza di un’alta qualità nell’istruzione
Un’istruzione di alta qualità aiuta le persone a:
- Sviluppa le abilità
- Essere più produttivi
- Sviluppare più conoscenze
- Conseguire il massimo delle competenze.
Quali sono gli elementi chiave della qualità
Come avviene per ogni cosa, anche per la qualità, ci sono e non si può non tenere conto di alcuni elementi chiave che sono:
- Insegnante e i metodi didattici: Un caso per tutti: la disponibilità e la propensione di un docente ad apprendere e adoperare nuovi metodi e ad utilizzare nuovi strumenti e più avanzati avrà la sua ricaduta anche nell’impegno dello studente.
- Contenuti educativi: Il contenuto, che pure esiste, anche nella società delle competenze, dovrebbe essere focalizzato sulla qualità delle informazioni, non sulla loro quantità. Ciò renderebbe il contenuto non l’unico focus della scuola e del docente. Questo è un elemento importante che motiva lo studente e lo spinge lungo il crinale dell’apprendimento.
- Ambiente di apprendimento in evoluzione e in ri-progettazione: Man mano che l’istruzione si adegua ai tempi e ne ricalca le orme culturali, anche l’ambiente in cui si apprende e si vive deve necessariamente evolversi. Ora gli studenti possono scegliere diversi modi di apprendere e fare la scelta che si adatta alle loro esigenze non si tradurrà in nient’altro che uno studente impegnato.
Quali sono le precondizioni per gli alunni di una scuola o di una sezione?
Ogni alunno è diverso, proviene da un background diverso, ha una situazione diversa all’interno della propria famiglia d’origine e mutevoli caratteristiche che interferiscono o hanno interferito con i suoi studi. Un’istruzione che vuole considerarsi di qualità deve considerare tutti gli aspetti che possono sovrapporsi con la capacità di apprendimento che pone in atto uno studente.
È possibile misurare la qualità dell’istruzione? Sì, ma non con i voti
I voti non sono e non possono, per nessuna ragione, essere i principali strumenti di misurazione per un’istruzione che voglia definirsi di qualità. Un’istruzione di qualità esprime alcuni status culturali e sociali: la conoscenza, lo sviluppo personale e complessivo della comunità, la crescita dell’ambiente economico e il notevole vantaggio competitivo in ogni campo importante dell’organizzazione della società. Però non sono poi così lontani i giorni in cui i voti erano gli indicatori principali. In Italia, talvolta, pare proprio che lo siano per davvero, prescindendo tutti i tentativi fatti per misurare meglio altro. L’istruzione deve riguardare l’apprendimento e principalmente il modo in cui si utilizza apprendimento per aggiungere un vantaggio alle esigenze di miglioramento, di sviluppo e, perché no, anche di ricerca. Fattore quest’ultimo tanto poco considerato nella scuola italiano (prescindendo i tanti casi di qualità che abbiamo).
L’istruzione è una necessità
L’istruzione, dunque, possiamo dire concretamente che è una necessità. L’apprendimento è l’elemento spendibile e utile per tutta la vita. Hanushek ritiene, e credo che abbia ragione, che ci sia troppa attenzione “sul completamento delle scuole superiori, sui tassi di iscrizione all’università”, quando la cosa più importante è la qualità dell’apprendimento. ecco, concentriamoci su di essa, se ne siamo capaci. Se abbiamo idee e se vogliamo che davvero il sistema migliori.