Quali le possibilità di carriera per il personale docente all’interno della scuola?

Molti tra i docenti durante il loro percorso lavorativo si chiedono come poter arricchire da un punto di vista professionale ed economico la loro carriera. C’è chi svolge attività aggiuntive, come il far parte dello staff del Dirigente scolastico, c’è chi ambisce ad un vero e proprio cambiamento di mestiere pur gravitando intorno al mondo della scuola. O magari entrambe le opzioni. I dettagli.
Quesiti dei lettori – A quali ulteriori professioni può ambire il personale docente
Un affezionato lettore ci espone una domanda interessante:
“Quali le prospettive di carriera nell’ambito del Miur o della Pubblica Amministrazione in generale, per un docente che tra ruolo e pre ruolo abbia maturato oltre i 5 anni di servizio? A quali concorsi dirigenziali può partecipare?”
Dirigente Scolastico
I requisiti di accesso all’ultimo Concorso del 2017
Il bando, pubblicato sulla GU n. 90 del 24 novembre 2017, ha previsto tra i requisiti per la partecipazione alla procedura [il possesso congiunto di essi]:
- far parte del personale docente o educativo delle istituzioni scolastiche ed educative statali con contratto a tempo indeterminato;
- aver ottenuto la conferma in ruolo, cioè aver superato l’anno di prova;
- essere in possesso di diploma di laurea magistrale, specialistica o laurea conseguita in base al previgente ordinamento, di diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica oppure di diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore;
- aver prestato un servizio di almeno cinque anni nelle istituzioni scolastiche ed educative del sistema nazionale di istruzione.
Ai fini del raggiungimento dei cinque anni di servizio richiesti è possibile computare anche gli anni di precariato. [come precisato correttamente dal nostro gentile lettore]
Dirigente Tecnico
È atteso entro il 31 dicembre 2021 il nuovo concorso per il reclutamento di circa 150 Dirigenti tecnici, meglio noti come ispettori scolastici. Come per il mestiere di Dirigente scolastico, anche per quello di Dirigente tecnico è imprescindibile far parte del mondo della scuola, in particolare:
- Essere Dirigenti scolastici
- Far parte del personale docente ed educativo delle istituzioni scolastiche ed educative statali.
Naturalmente bisogna essere in possesso di:
- diploma di laurea (DL) o laurea specialistica (LS), attualmente laurea magistrale (LM), o, limitatamente al settore artistico, diploma accademico di 2° livello rilasciato dalle Istituzioni di cui all’art. 2 della legge n. 508/1999
Inoltre occorre per il personale docente possedere:
- un’anzianità complessiva di effettivo servizio di ruolo di almeno nove anni (probabilmente verrà riconosciuto anche il servizio pre-ruolo)
Direttore dei servizi generali e amministrativi [DSGA]
I requisiti di accesso all’ultimo Concorso del 2018
Non occorre essere un docente per aspirare a diventare DSGA; in genere non sono insegnanti coloro che ambiscono a tale professione, ma anche quest’ultimi in possesso di determinati requisiti possono accedere alla procedura concorsuale. Vediamoli.
All’ultimo concoso DSGA 2018 poterono partecipare coloro i quali erano in possesso di uno dei seguenti titoli:
- diploma di laurea in giurisprudenza, scienze politiche, sociali o amministrative, economia e commercio;
- diplomi di laurea specialistica (LS) 22, 64, 71, 84, 102, 57,60,70,88,89, 99
- lauree magistrali (LM) corrispondenti a quelle specialistiche ai sensi della tabella allegata al D.I. 9 luglio 2009.
Inoltre parteciparono, in deroga ai succitati titoli, gli assistenti amministrativi che, alla data di entrata in vigore (01/01/2018) della legge 27 dicembre 2017 n. 205, avevano maturato almeno tre interi anni di servizio anche non continuativi, sulla base di incarichi annuali, negli ultimi otto, nelle mansioni di direttore servizi generali ed amministrativi; i cosiddetti facenti funzione.
La ‘carriera’ all’interno dell’istituzione scolastica – MIDDLE MANAGEMENT
Abbiamo appena evidenziato la possibilità nell’ambito del MIUR, quindi della Pubblica amministrazione, di ambire da parte dei docenti a tre figure professionali, due di esse con qualifica dirigenziale: Dirigente Tecnico e Dirigente Scolastico. Il direttore dei servizi generali ed amministrativi, DSGA, dispone della qualifica direttiva.
Oltre a tali possibilità che prevedono il superamento di una non semplice procedura concorsuale, gli insegnanti possono nell’ambito della propria istituzione scolastica ricoprire ruoli aggiuntivi al proprio monte orario settimanale retribuiti grazie al MOF (fondo per il miglioramento dell’offerta formativa).
Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di MIDDLE MANAGEMENT: si intende le figure intermedie tra la dirigenza e la docenza. In parole povere, i collaboratori/delegati/coadiutori del Dirigente scolastico, il suo staff.
Alcuni esempi più nel dettaglio: collaboratori con funzione vicariale e non, referenti di plesso, funzioni strumentali, coordinatori di dipartimento. Tutte figure che coadiuvano il Capo di istituto in attività di supporto organizzativo e didattico dell’istituzione scolastica.
Nell’atto di indirizzo dell’ex Ministro dell’istruzione Azzolina, in data 04-01-2021, c’è un riferimento esplicito al MIDDLE MANAGEMENT:
“In considerazione della sempre più evidente complessità che connota la dirigenza scolastica, costantemente orientata a garantire il buon andamento e la correttezza dell’azione amministrativa ma anche chiamata a gestire in maniera competente le sfide che le nuove generazioni pongono quotidianamente alla scuola, in termini di scelte, offerta di qualità, opportunità formativa e orientamento, sarà necessario valutare la definizione, in seguito ai necessari passaggi legislativi e contrattuali, in spirito di ampia condivisione, per la prima volta, dell’area del cd. MIDDLE MANAGEMENT, cui possano accedere, secondo modalità trasparenti, docenti capaci, per esperienza, professionalità e vocazione, di gestire attività complesse formalmente delegate, tra quelle di competenza del dirigente scolastico, anche al fine di determinare nuove e più compiute professionalità che possano successivamente concorrere al ruolo della dirigenza scolastica con un bagaglio di esperienza organizzativa e di sensibilità amministrativa maturato in tale nuova area professionale.”
Inoltre dal medesimo documento leggiamo la parola “carriera” in riferimento al percorso professionale dei docenti:
“Dovranno infine essere introdotti strumenti di valorizzazione del personale scolastico. In particolar modo, appare necessario procedere al rinnovo del Contratto collettivo nazionale di Lavoro per il comparto scuola, sulla base delle risorse aggiuntive stanziate per l’incremento a regime della retribuzione del personale docente, anche operando sugli aspetti giuridici che regolano la professione stessa, attraverso la definizione di un vero e proprio percorso di carriera professionale che connoti il ruolo, dal momento della immissione fino al collocamento a riposo, su base meritocratica”
Due percorsi di carriera per gli insegnanti
Si parla di due percorsi di carriera per gli insegnanti. Il primo riguarderà la funzione docente in senso stretto: gli importi delle retribuzioni saranno collegati al cosiddetto merito. E un secondo canale, basato sul conferimento di incarichi fiduciari da parte del dirigente scolastico, che consisteranno nello svolgimento di compiti su delega del preside. Quest’ultimo aspetto è già presente nella scuola; la novità, non da poco, è quella però di inserire una vera e propria Area Middle Management nel nuovo CCNL e di conseguenza il riconoscimento giuridico e contrattuale dei Collaboratori dei DS.
Suggerimenti per chi vuole provare i prossimi concorsi per DS, DT e DSGA
I concorsi pubblici per diventare Dirigente scolastico, Dirigente Tecnico e Direttore dei servizi generali ed amministrativi sono molto impegnativi ed il loro superamento è possibile solo se si è in possesso di una fortissima motivazione, tanta forza di volontà, impegno costante nello studio ed una naturale predisposizione alle sfide professionali ed al cambiamento del proprio modo di interpretare la vita di tutti i giorni.
Le procedure concorsuali constano di più prove, generalmente una preselettiva, prove scritte ed orali. Non è possibile immaginare di cominciare a studiare solo in prossimità dell’uscita del bando o addirittura immediatamente dopo essa. Consigliamo al nostro lettore di iniziare una sorta di studio costante nel tempo, a prescindere, senza minimamente preoccuparsi di quando usciranno i prossimi concorsi.
Nulla esclude che persone particolarmente dotate possano studiare solo un paio di mesi e con un pizzico di fortuna riuscire nel loro intento; ma nella stragrande maggioranza dei casi è assolutamente normale sentir dire frasi del genere:
“Ho studiato parecchi anni prima di affrontare il Concorso per Dirigente scolastico”