Pulizia dell’aula mensa, a chi compete? Facciamo il punto

WhatsApp
Telegram

Nelle istituzioni scolastiche del primo ciclo, in particolare per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria organizzate secondo il c.d. “tempo pieno”, è frequente l’attivazione del servizio di mensa scolastica, solitamente gestito dall’ente locale di riferimento: il Comune del luogo in cui hanno sede i plessi scolastici.

Il servizio di mensa è infatti uno strumento volto ad agevolare la frequenza scolastica nella scuola dell’obbligo e lo svolgimento dell’attività scolastica anche in orario pomeridiano.

Con il presente contributo facciamo il punto sui locali della mensa e sulle operazione di pulizia antecedenti e posteriori allo svolgimento del pranzo degli alunni, in relazione agli obblighi gravanti sul Comune e sulle istituzioni scolastiche, in particolar modo sui collaboratori scolastici.

La gestione del servizio mensa.

L’intera gestione del servizio della mensa scolastica spetta al Comune di riferimento. L’ente infatti si occupa di redigere il capitolato tecnico d’appalto, di individuare la ditta erogatrice del servizio, di verificare la qualità del servizio fornito, di riscuotere dalle famiglie il corrispettivo (sottoforma di buoni mensa), di gestire le eventuali controversie. Di solito, l’ente adotta apposito regolamento per il funzionamento della mensa scolastica.

Il servizio mensa è garantito solitamente anche al personale scolastico in servizio durante la somministrazione dei pasti (docente della classe, personale educativo e collaboratori scolastici del reparto), secondo quanto comunicato e/o richiesto dall’istituto scolastico.

Il ruolo delle scuole.

Fermo restando le competenze relative all’attivazione del turno pomeridiano e all’orario scolastico, le istituzioni scolastiche si limitano a coadiuvare l’ente locale gestore, attraverso le comunicazioni alle famiglie, la raccolta dei dati di affluenza giornaliera, la comunicazione di eventuali esigenze alimentari, il supporto necessario alle materiali attività di consumazione dei pasti all’interno della scuola. Proprio in relazione a quest’ultimo aspetto, le istituzioni scolastiche organizzano le necessarie attività di:

  • Vigilanza adeguata;
  • Supporto e collaborazione;
  • Pulizia dei locali.

Tali attività riguardano in particolar modo l’attività lavorativa dei collaboratori scolastici, per come stabilito dal mansionario previsto nella tabella A allegata al CCNL Comparto Scuola 2006-2009: “Esegue, nell’ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non specialistica. È addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti. Presta ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno  e nell’uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale”.

L’aula mensa.

I locali adibiti allo svolgimento della refezione scolastica, nei quali avviene la somministrazione dei pasti, all’interno dei plessi scolastici, devono essere attrezzati e predisposti nel rispetto della normativa vigente e in conformità dei criteri sanitari previsti dall’Azienda sanitaria provinciale di riferimento.

Trattandosi di locali di pertinenza dell’istituzione scolastica, e alla luce del mansionario contrattuale sopra riportato, la pulizia e igienizzazione degli stessi spetta al personale interno alla scuola, precisamente ai collaboratori scolastici. Ciò nonostante, gli enti locali spesso supportano le attività di pulizia mediante l’attribuzione di personale proprio o l’inserimento nel capitolato d’appalto delle attività di pulizia dei locali alla ditta fornitrice.

In virtù dell’aumento del carico di lavoro sul personale delle istituzioni, in ragione dell’emergenza epidemiologica, le istituzioni scolastiche, ove riscontrassero difficoltà evidenti per garantire la pulizia dei locali mensa, potrebbe sollecitare l’ente locale a fornire il supporto necessario.

Intensificazione delle attività.

Fermo restando gli obblighi gravanti sui collaboratori scolastici, in ragione di apposita disposizione di servizio o piano delle attività predisposto dal DSGA, il Dirigente scolastico e le RSU di istituto possono prevedere un incentivo durante la predisposizione del contratto integrativo d’istituto.

Nello specifico, a titolo esemplificativo, è possibile riconoscere al collaboratore che si occupa delle suddette attività, comportanti sicuramente un intensificazione della propria attività lavorativa, un compenso accessorio gravante sul Fondo d’istituto (FIS), ove siano presenti risorse finanziarie disponibili.

WhatsApp
Telegram
Pubblicato in ATA

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri