Pugni e calci al figlio 12enne perché va male a scuola. Padre condannato

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Un caso scioccante di abuso sui minori ha trovato una risoluzione parziale venerdì al Tribunale di Macerata. Un uomo di 48 anni, di origine straniera, è stato condannato a quattro mesi di reclusione per aver maltrattato il proprio figlio dodicenne, con l’accusa di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina.

Il processo ha portato alla luce dettagli inquietanti.

I fatti risalgono a maggio 2018, a Civitanova, dove la famiglia risiedeva. L’accusa ha delineato un quadro di violenza e abusi perpetrati dal padre nei confronti del figlio, motivati dal suo insoddisfacente rendimento scolastico. Secondo la ricostruzione, l’uomo avrebbe colpito il bambino con pugni e calci, lo avrebbe chiuso in camera senza cibo, tenendolo sveglio per una notte intera e arrivando persino a soffocarlo con un cuscino.

Il caso è emerso grazie al coraggio della madre del minore, che ha denunciato gli abusi all’autorità giudiziaria. La donna, dopo aver assistito a un episodio in cui il marito soffocava il figlio con un cuscino, ha deciso di agire. La sua testimonianza ha fornito un quadro dettagliato dell’ambiente familiare e delle sofferenze subite dal figlio.

Nella sentenza di venerdì, il giudice ha accolto la ricostruzione della Procura, condannando l’uomo a quattro mesi di reclusione. Gli avvocati difensori non sono riusciti a scongiurare la condanna.

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