Psicologo scolastico: lotta contro bullismo e supporto alle famiglie. Ma anche individuare interessi e stili cognitivi studenti. Inizia alla Camera esame proposta di legge
Il 30 gennaio 2024 la 7a Commissione della Camera ha affrontato l’esame delle proposte di legge C. 247 Marocco, C. 520 Di Lauro e C. 1108 Scarpa, recanti istituzione della figura professionale dello psicologo scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado
La proposta di legge
L’obiettivo dell’istituzione dello psicologo a scuola è di creare un ponte di comunicazione tra diversi attori: collegando famiglie e scuole, servizi sanitari e istituzionali, insegnanti e studenti. Lo psicologo scolastico dovrà identificare difficoltà e disturbi potenziali negli studenti ed offrire anche un supporto fondamentale nella lotta contro il bullismo e il cyberbullismo, oltre a riconoscere e valorizzare le diverse attitudini, interessi e stili cognitivi degli alunni.
Secondo i testi di legge, essenziale che lo psicologo scolastico diventi un riferimento affidabile per gli adolescenti. Più che un semplice soccorso in situazioni di emergenza, questa figura professionale dovrebbe essere una presenza costante e integrata nel contesto scolastico quotidiano, facendo parte integrante dell’offerta formativa.
La necessità sorge dalla constatazione che le scuole si trovano di fronte a una varietà di espressioni di malessere tra i giovani, spesso culminanti in forme di dipendenza come alcol, tabacco, droghe, dipendenza da internet e videogiochi, disturbi alimentari e un aumento dei livelli di ansia.
Nonostante l’importanza della loro funzione, la presenza dello psicologo nelle scuole italiane non è ancora garantita da una normativa specifica. Gli istituti scolastici hanno la libertà di scegliere se avvalersi o meno di questo servizio, attraverso accordi con enti sanitari locali, uffici scolastici regionali, studenti e famiglie, sostenuti da finanziamenti di enti vari, inclusi istituti bancari e associazioni. Con queste leggi si darà la possibilità di istituire tale figura in modo costante e permanente.
Uno ogni 500 studenti
Durante un’audizione presso la Commissione Cultura e Istruzione della Camera, Emanuela Confalonieri dell’Università Cattolica di Milano ha sottolineato la necessità di normalizzare e stabilizzare il ruolo dello psicologo scolastico nelle istituzioni educative italiane. Confalonieri ha evidenziato come studi precedenti dimostrino l’efficacia degli interventi di questa figura professionale, enfatizzando l’urgenza di renderla una presenza costante in tutti i gradi scolastici.
L’esperta ha esaminato tre proposte di legge presentate alla Camera, lodandone l’importanza, la coerenza e la sinergia. Secondo Confalonieri, l’istituzionalizzazione dello psicologo scolastico può portare a una riduzione significativa dei costi sociali. Intervenire precocemente, infatti, limiterebbe l’abbandono scolastico e il disagio giovanile, riducendo così costi maggiori a lungo termine.
Confalonieri ha delineato il profilo ideale dello psicologo scolastico, sottolineando che non deve necessariamente avere una formazione clinica e terapeutica. Un percorso di studi magistrale completato da master successivi è considerato la preparazione più adeguata. Questa visione apre la strada a un ampio spettro di competenze e specializzazioni all’interno del campo della psicologia educativa.
Per quanto riguarda l’allocazione delle risorse, Confalonieri suggerisce un rapporto di uno psicologo ogni 500 studenti. Questo rapporto è ritenuto efficace per garantire un’assistenza adeguata, tenendo conto delle specificità territoriali e mirando a una presenza stabile e a tempo pieno all’interno delle scuole.
Figura indipendente
Alla Camera audito anche David Lazzari, presidente dell’Ordine degli Psicologi. Lazzari ha ricordato che le autorità internazionali hanno consigliato l’introduzione della psicologia scolastica nell’ambiente educativo. Ha inoltre fatto riferimento all’esperienza italiana tra il 2020 e il 2022, quando il 70% delle scuole ha attivato un servizio di consulenza psicologica, superando il modello precedente dello sportello scolastico. Questa iniziativa ha ricevuto un alto livello di gradimento da parte della comunità scolastica.
Il presidente dell’Ordine degli Psicologi ha sottolineato la necessità di consolidare e sistematizzare queste esperienze. Ha proposto un modello organizzativo flessibile, evitando un’eccessiva gerarchizzazione e mantenendo lo psicologo come una figura terza e indipendente all’interno della struttura scolastica.
Lazzari ha annunciato che è in fase di definizione un nuovo protocollo tra l’Ordine degli Psicologi e il Ministero dell’Istruzione. Questo accordo, che sarà firmato a breve dal ministro, prevede anche la creazione di un tavolo di lavoro stabile, mirato a implementare e rafforzare la presenza dello psicologo nelle scuole.