Psicologo scolastico come figura stabile, la proposta dell’ordine professionale toscano per una scuola più attenta alla salute mentale

“Ritengo che lo psicologo scolastico debba essere una presenza stabile, integrata nel sistema. E non solo per i ragazzi: anche per i docenti, per i genitori, per tutta la comunità educativa”. L’idea, sostenuta con forza dalla nuova presidente dell’ordine degli psicologi della Toscana, Annamaria Gulino, è quella di rendere questa figura stabile e integrata in ogni scuola.
Intervistata da La Nazione, la dottoressa Gulino sostiene che lo psicologo in aula dovrebbe aiutare i giovani a comprendere la realtà, orientarsi e sviluppare strumenti di interpretazione, in un contesto sociale ed educativo sempre più fluido e complesso.
Ansia, isolamento e dipendenze: un quadro preoccupante
E spiega che la richiesta di supporto psicologico risulta in crescita in tutte le fasce d’età. Infatti, secondo un’indagine dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, condotta in collaborazione con l’Università di Firenze, il 66% degli psicologi segnala un aumento della domanda tra adolescenti e giovani adulti. Anche tra i bambini (58%) e gli adulti (46%) si osserva una crescita, specifica Gulino.
Tra i disturbi più frequenti:
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ansia, riportata dall’87% degli psicologi tra gli adolescenti e dall’80% tra i bambini;
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isolamento sociale, dipendenze digitali, disturbi alimentari;
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uso problematico di internet (65%) e videogiochi (55%);
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consumo di tabacco (52%) tra i giovani;
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depressione e uso di psicofarmaci negli anziani.
Una sfida educativa e culturale
Secondo Gulino, la salute mentale è un tema prioritario e trasversale, che richiede risposte integrate. Gli studenti chiedono ascolto e la scuola, spiega la presidente, non può lasciarli soli, per questo, la presenza dello psicologo dovrebbe essere parte integrante dell’offerta educativa.
Sostegno psicologico a scuola: al via i presìdi territoriali con 18,5 milioni annui dal 2026
Nonostante l’assenza, ad oggi, di una normativa che ne disciplini in modo organico la presenza come figura stabile, sono numerose le iniziative sperimentali promosse a livello locale e nazionale. In particolare, la Legge di bilancio 2025 ha previsto l’introduzione di presìdi territoriali di supporto psicologico, con uno stanziamento specifico a partire dal 2026.
Infatti, la Legge di bilancio 2025 ha previsto l’avvio di una sperimentazione che introduca presìdi territoriali di esperti psicologi a supporto delle istituzioni scolastiche con l’obiettivo di offrire un servizio continuativo e strutturato di sostegno psicologico agli studenti.
L’iniziativa prevede uno stanziamento iniziale di 10 milioni di euro per il 2025, che diventeranno 18,5 milioni annui dal 2026.
È stato istituito a questo scopo il Fondo per il servizio di sostegno psicologico, con un tetto massimo di spesa per finanziare interventi su tutto il territorio nazionale.
A tale scopo, si attendono i decreti attuativi per definire le modalità di erogazione, in raccordo con i servizi socio-sanitari e assistenziali territoriali, al fine di intercettare tempestivamente situazioni di disagio personale, familiare o ambientale che possano compromettere il benessere psicologico degli studenti.