Psicologi e pedagogisti da affiancare a studenti, docenti e Ata. L’ha chiesto oggi Anief in Senato durante un’audizione sul decreto sul Fondo per il sostegno e sviluppo della comunità educante

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Assegnare il Fondo per il sostegno e lo sviluppo della comunità educante non ai Comuni, ma direttamente alle scuole; confermare il supporto psicologico e pedagogico-educativo, come in emergenza sanitaria, facendolo coordinare dagli Uffici Scolastici Regionali e dagli Ordini degli Psicologi regionali e dalle associazioni dei Pedagogisti ed Educatori; allargare il supporto e la consulenza degli esperti anche di docenti e personale ATA con la possibilità di accedere volontariamente a consulti individuali e ricorrenti per ricevere il necessario supporto psicologico sul luogo di lavoro. 

Sono i temi indicati oggi dalla delegazione Anief, ricevuta in audizione presso la settima Commissione per discutere il miglioramento del disegno di legge n. 28 “Fondo per il sostegno e lo sviluppo della comunità educante”.

“L’Anief – ha detto Chiara Cozzetto, segretaria nazionale Anief, davanti alla Commissione Cultura di Palazzo Madama – ritiene necessario per la scuola italiana che vengano introdotte delle figure professionali come psicologi, pedagogisti, educatori oggi mancati: l’emergenza sanitaria ha fatto capire l’importanza della presenza costante di questi professionisti nella scuola. L’intento è che vengano previsti da questo disegno di legge. A proposito del quale abbiamo delle perplessità rispetto al modo con cui si vuole gestire. Vi sono episodi di violenza di bullismo di autolesionismo che si sono esacerbati durante il periodo dell’emergenza sanitaria: è assolutamente innegabile, quindi, la figura dello psicologo, per fornire aiuto e di sostegno agli alunni. Ed è assolutamente indispensabile – ha aggiunto Cozzetto – che venga messo a disposizione anche del corpo insegnante e di tutto il personale Ata della scuola. Anche per favorire l’acquisizione di nuove e mirate strategie psico educative costruite sul singolo alunno, ma anche per gestire meglio la relazione tra la classe e il docente nelle attività ordinarie”.

LA SINTESI DELL’INTERVENTO ODIERNO DELL’ANIEF

Ad avviso del sindacato Aneif, in estrema sintesi, le urgenze da introdurre, attraverso degli emendamenti al disegno di legge n. 28 “Fondo per il sostegno e lo sviluppo della comunità educante” sono le seguenti:

1)         il Fondo per il sostegno e lo sviluppo della comunità educante specificamente istituito nello stato di previsione del Ministero dell’Istruzione e del Merito dal disegno di legge n. 28 non deve essere destinato ai Comuni, ma deve essere assegnato direttamente alle istituzioni scolastiche ed educative statali dal Ministero dell’istruzione incrementando con appositi finanziamenti il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche di cui all’articolo 1, comma 601, della legge 27 dicembre 2006, n.296 e, dunque, demandando anche alla relativa contrattazione integrativa d’istituto la gestione del fondo e dei relativi progetti da attivare nella singola istituzione scolastica;

2)         Il supporto psicologico e pedagogico-educativo deve continuare, come in emergenza sanitaria, a essere coordinato dagli Uffici Scolastici Regionali e dagli Ordini degli Psicologi regionali e dalle associazioni dei Pedagogisti ed Educatori;

3)         La nuova normativa deve anche prevedere esplicitamente che l’ausilio delle figure professionali citate deve andare a beneficio diretto anche di docenti e personale ATA con la possibilità di accedere volontariamente a consulti individuali e ricorrenti per ricevere il necessario supporto psicologico sul luogo di lavoro.

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