Psicologa Oliverio Ferraris, a scuola meglio il 24 agosto per colmare le lacune

“La scuola avrebbe dovuto cominciare dopo la metà di agosto, anche il 20. Il 14 settembre è davvero troppo tardi.
E’ necessario infatti aiutare i ragazzi a recuperare ciò che hanno perso in quest’anno in competenze, conoscenze. Senza un buon recupero rischiamo di avere intere classi di
ragazzi con carenze gravi”.
Lo afferma Anna Oliverio Ferraris già docente di Psicologia dello sviluppo all’università Sapienza di Roma.
All’Adnkronos Salute la docente sottolinea l’insufficienza della didattica a distanza soprattutto per i ragazzi che non potevano essere seguiti sufficientemente dai genitori.
“In età evolutiva il cervello deve lavorare perché i collegamenti tra le sinapsi aumentano se c’è uno sforzo intellettivo. Queste ‘mappe’ cerebrali diventano più ricche se c’è un impegno intellettuale”, spiega.
Per la Oliverio Ferraris, l’apprendimento scolastico è stato nel complesso carente rispetto ad una buona didattica ‘in presenza’ che consente di sviluppare le diverse competenze e conoscenze dei ragazzi.
“Quest’anno i ragazzi – prosegue Oliverio Ferraris – hanno sicuramente imparato ad usare meglio le tecnologie ma hanno perso molte altre possibilità di apprendimento. Il rischio, se non si interviene, è che si creino lacune difficili da colmare”, dice l’esperta, convinta che “gli insegnanti e la scuola si dovrebbero impegnare con un recupero ben organizzato. Il docente deve avere il tempo di verificare quali sono le lacune e anche quanto è cambiata la capacità di concentrazione del proprio studente”.
Per questo “bisognava anticipare l’inizio della scuola. Capisco che dobbiamo guardare anche alle necessità del turismo ma non si possono sacrificare i ragazzi sull’altare dell’economia”, ammonisce. “La scuola va messa al primo posto, i ragazzi hanno diritto a sviluppare competenze, conoscenze. E’ un’età critica in cui sviluppano le loro capacità mentali che si formano con esercizio, impegno, concentrazione”.