Docenti in ruolo da concorso 2020 dopo prove suppletive a rischio licenziamento, Piccolotti (Verdi Sinistra): “Ministero ponga rimedio”
“I precari della scuola sono ormai in una specie di girone infernale. Nemmeno superando un concorso sono certi di entrare in ruolo ed essere stabilizzati. In queste ore abbiamo appreso di un caso surreale e inquietante: i docenti che avevano superato il concorso 2020 nelle prove suppletive, perché malati di Covid nelle date del primo appello, verranno presto licenziati. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito si è infatti appellato al Consiglio di Stato per invalidare il concorso e i relativi contratti di assunzione. Siamo alla follia”.
Lo denuncia su Facebook Elisabetta Piccolotti dell’Alleanza Verdi Sinistra.
“Tutto questo è inaccettabile – prosegue la parlamentare rossoverde della commissione cultura di Montecitorio – depositeremo subito un’interrogazione su questo caso e chiediamo che il Ministero ponga rimedio al più presto.
Chi ha superato un concorso pubblico – conclude Piccolotti – deve essere messo in condizione di essere assunto a tempo indeterminato“.
La storia dei docenti interessati (circa 200) è riassunta nella sentenza n. 766 del 24 gennaio 2024 del Consiglio di Stato, che ha riaffermato il principio dell’irrilevanza degli impedimenti soggettivi dei concorrenti, pure se causati da caso fortuito o forza maggiore, ai fini della partecipazione al concorso.
L’impedimento soggettivo, in questo caso, era stato causato dallo stato di isolamento o quarantena imposto dalle disposizioni normative del periodo, in relazione all’emergenza Covid 19.
Le prove suppletive, disposte su indicazione del TAR, sono state svolte ad aprile 2023 e alcuni docenti interessati sono stati assunti a tempo indeterminato nell’anno scolastico 2023/24.
Cresce la preoccupazione tra gli interessati su quale possa essere la conseguenza della decisione del Consiglio di Stato.
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