Prove scritte Esami di Stato: chi corregge cosa?

Di Lalla
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red – Si stanno svolgendo in questi giorni le correzioni delle prove scritte degli Esami di Stato II grado per l’a.s. 2014/15. E’ il momento in cui la commissione testa il proprio affiatamento ed equilibrio, dopo più di una settimana. di lavori. Da un lato le aspettative degli studenti, dall’altro la professionalità dei docenti.

red – Si stanno svolgendo in questi giorni le correzioni delle prove scritte degli Esami di Stato II grado per l’a.s. 2014/15. E’ il momento in cui la commissione testa il proprio affiatamento ed equilibrio, dopo più di una settimana. di lavori. Da un lato le aspettative degli studenti, dall’altro la professionalità dei docenti.

La commissione dispone di 45 punti per la valutazione delle prove scritte, ripartiti in parti uguali tra le tre prove: a ciascuna delle tre prove scritte giudicata sufficiente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 10.

Le commissioni, ai fini della correzione della prima e della seconda prova scritta possono operare per aree disciplinari, di cui al dm n. 358 del 1998, ferma restando la responsabilità collegiale dell’intera commissione.

L’organizzazione dei lavori per aree disciplinari può essere attuata solo in presenza di almeno due docenti per area.

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Alle prove scritte vanno attribuiti punteggi in numeri interi. L’attribuzione spetta all’intera commissione a maggioranza assoluta. Se sono stati proposti più di due punteggi e non sia stata raggiunta la maggioranza assoluta, il presidente mette ai voti i punteggi proposti, a partire dal più alto, a scendere. Ove su nessuna delle propote si raggiunga la maggioranza, il presidente attribuisce al candidato il punteggio risultante dalla media aritmetica dei punti proposti e procede all’eventuale arrotondamento al numero intero più approssimato.

Dunque, correzione per aree disciplinari ma valutazione collegiale. Un equilibrio da ricercare costantemente, che commissari esterni ed interni costruiscono intrecciando gli elementi a disposizione della commissione, dalle prove sostenute (oggettive) al percorso formativo che può aver portato a quel risultato.

Ma non sempre questo equilibrio risulta naturalmente raggiunto all’interno delle commissioni. Ecco dunque l’insegnante di italiano che vorrebbe non dover condividere il proprio lavoro con i colleghi correzione italiano superiori. Basta intromissioni  o commissario esterno su classe articolata come partecipa alle correzioni?

Come è andata nelle vostre commissioni? Scrivi un commento a [email protected]

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