Prove Invalsi, scuole raccolgono dati su alunni e genitori (luogo di nascita, professione): servono per contestualizzare risultati
Come scritto dal presidente Invalsi, Roberto Ricci, nella lettera in cui invitava i dirigenti scolastici ad iscrivere le scuole alle prove Invalsi 2024, le segreterie scolastiche raccolgono una serie di informazioni su alunni e genitori, ricordando che “un’attenzione particolare va dedicata al rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali”.
I dati raccolti servono per considerare il possibile effetto sugli esiti dei fattori del contesto socioeconomico-culturale. “Le informazioni di contesto vengono raccolte – spiega Invalsi – per contestualizzare i risultati degli alunni“.
Per questo alle segreterie “viene richiesto di raccogliere e registrare una serie di informazioni sugli studenti (nazionalità italiana o straniera, livello di istruzione e occupazione dei genitori, orario settimanale della classe frequentata, pregressa frequenza o meno dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia)“.
Agli studenti delle classi V primaria, III secondaria di primo grado, II e ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado è richiesto inoltre di compilare un questionario afferente principalmente al contesto familiare.
Per quanto riguarda il trattamento dei dati personali, la garanzia viene “assicurata dall’inserimento dell’INVALSI nel Sistema Statistico Nazionale (SISTAN), stabilito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 aprile 2016. L’inserimento nel SISTAN garantisce il rispetto dei più elevati standard di sicurezza nel trattamento dei dati e il rigoroso rispetto dei vincoli di legge per il trattamento dei dati“.
Invalsi in un approfondimento spiega meglio di quali dati si tratta.
Per ciascun alunno viene richiesto il codice SIDI, cioè il codice univoco che identifica ogni studente nell’Anagrafe Nazionale degli Alunni del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Nella secondaria di secondo grado vanno indicati i voti delle ultime valutazioni intermedie, relativi all’ultimo trimestre o quadrimestre concluso: in Italiano e Matematica per il grado 10 (seconda superiore); in Italiano, Matematica e Inglese per il grado 13 (maturandi).
A tutti gli studenti viene chiesto di indicare il luogo di nascita; nei gradi 2 (seconda primaria), 5 (quinta primaria) e 8 (terza media) viene chiesto anche il luogo in cui sono nati i genitori o i tutori dei ragazzi.
Le opzioni di risposta sono: Italia (o Repubblica di San Marino), Unione Europea, Paese europeo non UE, Altro, Non disponibile.
Se lo studente non è nato in Italia, deve essere indicata l’età in cui è arrivato nel nostro Paese.
La domanda successiva è inerente l’orario scolastico settimanale, che può variare tra le 20 e le oltre 40 ore, a seconda del tipo di scuola e del grado scolastico.
Solo i ragazzi della secondaria di secondo grado devono inserire il numero delle ore curriculari settimanali nelle discipline rilevate dalle Prove: Italiano e Matematica per il grado 10; Italiano, Matematica e Inglese per il grado 13.
Soltanto agli alunni della primaria e della secondaria di primo grado viene invece chiesto di indicare se lo studente ha frequentato l’asilo nido e la scuola dell’infanzia. Questi stessi studenti devono dichiarare anche il titolo di studio e la professione dei genitori o dei tutori.
Calendario prove Invalsi 2024
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