Prove equipollenti Esami di Stato II grado: ruolo del CdC, modalità di adattamento, strumenti compensativi, esempi, documenti. Il vademecum dell’USR Lombardia

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L’adozione di prove equipollenti per gli studenti con disabilità rappresenta un punto essenziale per garantire l’equità nelle valutazioni finali nel secondo ciclo di istruzione. Il vademecum elaborato dalla scuola Polo per l’inclusione di Lecco, in collaborazione con esperti tecnici, propone indicazioni operative per una corretta predisposizione di tali prove, basandosi sui riferimenti normativi vigenti.

Equipollenza: significato e applicazione scolastica

Nel contesto educativo, una prova si definisce equipollente quando possiede lo stesso valore valutativo della prova comune, pur differenziandosi in termini di struttura, durata o modalità. Tale principio è richiamato esplicitamente nel D. Lgs. 62/2017 e nel DI 182/2020, e ha lo scopo di garantire il diritto allo studio in condizioni di parità, pur nel rispetto delle specificità funzionali dello studente.

La progettazione didattica e il ruolo del PEI

La predisposizione di prove equipollenti richiede una pianificazione anticipata e ben documentata nel Piano Educativo Individualizzato. La sezione 8.2 del PEI deve:

  • indicare gli obiettivi disciplinari (conoscenze, abilità e competenze);
  • specificare le modalità di verifica (scritta, orale, pratica);
  • esplicitare i criteri di valutazione personalizzati.

È inoltre importante chiarire se la verifica è riferita a obiettivi analoghi a quelli della classe o significativamente differenziati. Solo nel primo caso, infatti, sarà possibile rilasciare un diploma con valore legale.

Le responsabilità del consiglio di classe

Il consiglio di classe riveste un ruolo decisivo nel:

  • stabilire la tipologia di percorso curricolare (ordinario o differenziato);
  • dichiarare la validità equipollente delle prove;
  • documentare le decisioni nel Documento del 15 maggio, allegando esempi di verifiche somministrate e le relative griglie di valutazione.

Tali elementi dovranno essere resi disponibili alla commissione d’esame, al fine di consentire un’efficace predisposizione delle prove finali.

Modalità di adattamento delle prove d’esame

La commissione d’esame, una volta ricevuti i plichi ministeriali, può:

  • adattare la prova ministeriale in tempi congrui, prima della distribuzione;
  • elaborare una prova diversa, qualora l’adattamento non sia sufficiente a garantire l’equipollenza.

Entrambe le operazioni devono basarsi sulla documentazione fornita dal consiglio di classe e sulle indicazioni contenute nel PEI. È importante precisare che una prova equipollente non coincide con una prova semplificata, ma deve essere accessibile allo studente, in modo da permettergli di dimostrare le stesse competenze previste per la classe.

Strumenti compensativi e supporto didattico

Il ricorso a strumenti compensativi, come tempi aggiuntivi, verifiche ridotte, supporti tecnologici, è previsto e incoraggiato quando indicato nel PEI. L’assistenza può comprendere anche:

  • presenza del docente di sostegno durante la prova;
  • supporto alla comprensione o all’organizzazione della prova;
  • utilizzo di modalità alternative come il colloquio orale in sostituzione della prova scritta.

Questi interventi devono essere accuratamente registrati e giustificati nella documentazione allegata al Documento del 15 maggio.

Documenti da allegare per l’Esame di Stato

La documentazione richiesta per gli studenti con disabilità comprende:

  • definizione dei criteri di equipollenza per ogni disciplina;
  • esempi di prove somministrate durante l’anno;
  • griglie di valutazione utilizzate;
  • relazione individuale dello studente (tipologia di prova, strumenti utilizzati, tipo di assistenza necessaria).

Questa documentazione consente alla commissione di agire con trasparenza e coerenza, garantendo che le modalità adottate siano effettivamente rispondenti al percorso seguito.

Considerazioni operative

Dal punto di vista organizzativo, è consigliabile:

  • ridurre al minimo il tempo necessario per gli adattamenti il giorno della prova;
  • definire in anticipo modalità e risorse di assistenza (es. spazi per affiancamento);
  • formare adeguatamente i commissari su criteri e strumenti per il riconoscimento dell’equipollenza.

Questi accorgimenti rendono possibile il rispetto delle tempistiche ministeriali e la regolarità dello svolgimento della prova.

VADEMECUM-PROVE-EQUIPOLLENTI-PER-ESAME-DI-STATO-NEL-SECONDO-CICLO

Prove equipollenti e non equipollenti

Esempi di prove equipollenti ITALIANO

Vedi anche

Le prove equipollenti per gli studenti con disabilità nella scuola secondaria di 2° grado. Video corso

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