Propongo di dare la precedenza alle assegnazioni provvisorie interregionali. Lettera
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Salve a tutti! Le mie previsioni si sono avverate, contro il parere autorevole dei sindacati:…..immessa in ruolo nel 2010, titolare su sostegno al secondo grado e non ho ottenuto il trasferimento interprovinciale.
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Salve a tutti! Le mie previsioni si sono avverate, contro il parere autorevole dei sindacati:…..immessa in ruolo nel 2010, titolare su sostegno al secondo grado e non ho ottenuto il trasferimento interprovinciale. MI sono vista sorpassare da tutti quelli che sono stati immessi in ruolo dopo di me, in deroga al vincolo triennale. Se io avessi chiesto il trasferimento 6 anni fa (tra 1 e 2 grado) l'avrei ottenuto e non avrei dovuto vivere ogni anno l'ansia di non ottenere l'assegnazione provvisoria e lo stress di fare reclami su reclami. Ed invece adesso devo rivoluzionare la mia vita e quella della mia famiglia. La legge la scrivono e riscrivono a loro piacimento, in base al bacino di voti che possono raccogliere. Non è vero, almeno in ambito scolastico, che la legge è uguale per tutti!!!
Nessuna sigla sindacale ha pensato di tutelare noi "vecchi immessi in ruolo", aggiungendo ad esempio un ulteriore step nelle fasi di mobilità interprovinciale, che desse a noi la precedenza di trasferimento. E adesso, chi ha ottenuto il trasferimento magari non proprio nella provincia di appartenenza, ma in una comunque vicina, ci sorpasserà ancora una volta grazie alle innumerevoli 104 e alle ulteriori recenti modifiche apportate dal governo, sempre per tutelare "gli ultimi, ma numerosi, colleghi appena arrivati".
La mia proposta è, perché almeno per quest'anno, visto che è successo di tutto e si continua a modificare anche ciò che per decenni non era mai stato modificato, non si dà la precedenza alle assegnazioni interregionali? Addirittura è stato previsto, ma solo per chi è passato in ruolo nell'anno in corso, la possibilità di richiedere più province, mentre ai "vecchi immessi in ruolo" come me è fatto obbligo di indicarne solo una. Perché non estendere anche a noi questa possibilità?
Può darsi che il governo si sia dimenticato dei suoi vecchi dipendenti? Forse crede che non esistano casi come il mio o forse sono davvero l'unica in tutta Italia????
Non è possibile continuare a subire queste ingiustizie, sol perché non facciamo grossi numeri, né rumore. La mia vita non ha meno valore di quella degli altri miei colleghi e i miei figli non meritano meno di altri di avere la mamma vicino, a maggior ragione che è da anni che vivono con me questo incubo.
Loredana Castronovo