Progetto Kids4All, Rosa (Indire): “Così valorizziamo la figura dell’insegnante come mediatore e portavoce del gruppo” [VIDEO INTERVISTA]

Fiera Didacta Italia rappresenta il più importante appuntamento sull’innovazione della scuola, che ha fatto registrare da subito un’ampia affluenza di pubblico fra docenti, dirigenti scolastici, educatori e operatori provenienti da tutta Italia.
A Orizzonte Scuola interviene Alessia Rosa, ricercatrice dell’Indire per parlare del progetto 0-6 Kids4All.
Come si struttura il progetto Kids4all?
“Kids4all è progetto Horizon che mira a supportare le scuole nell’adempimento degli obiettivi del Millennio attraverso una serie di attività svolte su una piattaforma. In questo progetto, gli studenti lavorano con il metodo Basic, che prevede la collaborazione tra due studenti, preferibilmente uno nativo e uno di recente immigrazione o di origine straniera, Il progetto ha l’obiettivo di analizzare e produrre contenuti educativi che possano essere rivolti a studenti più giovani. Ciò avviene attraverso un sistema di educazione tra pari e di educazione verso i più piccoli. Questo approccio è fortemente radicato nel contesto educativo e prevede la critica analisi dei contenuti per poi produrli. È previsto la creazione di una versione cartacea della piattaforma, che include traduzioni in diverse lingue e che può essere utilizzata al di fuori dei contesti digitali. Inoltre, il progetto è pensato per le scuole, ma anche per le realtà extra scolastiche e territoriali, in cui sono presenti contesti di aggregazione giovanile e coordinatori educativi”.
Cosa emerge dagli studi del progetto, in particolare dal metodo Baddy e in seguito alla pandemia?
“L’approccio MADI è basato sull’educazione tra pari, che prevede la collaborazione di studenti con background culturali differenti. Queste coppie possono essere create dagli educatori o dagli insegnanti, e l’obiettivo è quello di conoscersi meglio e confrontarsi. Gli studenti esplorano la piattaforma e propongono attività di produzione. Dopo questa fase di fruizione condivisa, i prodotti realizzati vengono condivisi con la classe e i migliori sono caricati sulla piattaforma dall’insegnante. Questi prodotti possono essere utilizzati da studenti più giovani. In questo progetto, i contenuti fruiti dagli studenti sono principalmente in inglese, mentre i prodotti realizzati sono in lingue locali, perché destinati a studenti e bambini che potrebbero non conoscere bene l’inglese o altre lingue. Questo progetto rappresenta una visione di educazione verticale e valorizza la figura dell’insegnante come mediatore e portavoce del gruppo”.