Progetti speciali per 150 scuole al Sud: almeno 4 insegnanti in più per italiano, matematica e inglese. Saranno formati e pagati meglio. Il progetto Agenda Sud in 10 punti

La visione di un’educazione più personalizzata, innovativa e inclusiva sta prendendo forma, come illustrato a Catanzaro, in una conferenza stampa, dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Le linee guida di questo nuovo percorso educativo mettono l’attenzione sull’importanza degli insegnanti e sul loro ruolo chiave nel portare a termine questa trasformazione.
In particolare, è previsto, per le 150 scuole inserite nel progetto biennale Agenda Sud, un incremento dell’organico docenti, con almeno quattro insegnanti aggiuntivi per ogni scuola, un cambiamento che segna l’intenzione di potenziare l’istruzione nelle materie di base. Più risorse umane significheranno non solo un miglior rapporto studenti-docenti, ma anche un’ampia varietà di competenze e conoscenze disponibili per gli studenti.
La formazione continua dei docenti sarà un altro elemento fondamentale. L’Invalsi avrà il compito di supportare le scuole nella formazione del personale e nella progettazione didattica, contribuendo al monitoraggio e all’analisi dei dati. Questa strategia mira a migliorare l’efficacia dell’insegnamento e a fornire agli educatori gli strumenti necessari per evolvere e adattarsi alle nuove esigenze educative.
Gli insegnanti avranno anche il compito di coinvolgere attivamente le famiglie, condividendo esperienze e strategie educative. Questa collaborazione tra scuola e famiglia mira a creare un ambiente di apprendimento più inclusivo e sostenibile.
Altri punti salienti del piano includono l’implementazione di una didattica più laboratoriale, l’apertura delle scuole tutto il giorno e anche durante i periodi di sospensione delle lezioni, con orari flessibili, nonché un maggiore incentivo alle attività sportive, che vedrà un investimento in strutture sportive scolastiche.
Infine, verrà valutato l’impatto di queste misure sui territori per comprenderne la replicabilità in altre zone. Come sottolineato da Valditara, questo è un percorso che offre un’opportunità straordinaria per dare ai giovani una chance di grande successo e per valorizzare le ricchezze e le potenzialità dei territori.
SLIDE
Il comunicato del Ministero dell’Istruzione e del Merito
Si tratta di un progetto rivolto alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Gli interventi dell’Agenda Sud sono concepiti per superare il divario territoriale tra Nord e Sud Italia, garantendo pari opportunità d’istruzione agli studenti su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è combattere la dispersione scolastica fin dalla Scuola primaria, con interventi mirati sugli istituti del Mezzogiorno. Il progetto pilota avrà durata biennale, sugli anni 2023/2024 e 2024/2025, e verrà applicato in 150 scuole del Sud individuate dall’Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione), con l’aspettativa di estenderlo a molte altre.
Gli istituti coinvolti sono 50 Scuole primarie, 50 Secondarie di I grado e 50 di II grado e sono stati scelti dall’Invalsi in base a dati relativi ai tassi di dispersione scolastica, abbandono in corso d’anno, assenze, fragilità nei risultati degli apprendimenti, contesto socio-economico. Si sta lavorando per estendere la sperimentazione a ulteriori istituti. Con il Piano, si sperimenteranno modelli e si darà vita a buone pratiche che potranno essere generalizzate in altre aree del Mezzogiorno.
L’Agenda è basata sul principio della personalizzazione dell’insegnamento, in modo da porre al centro le esigenze delle studentesse e degli studenti, tramite attività di orientamento e tutoraggio estese anche al Primo ciclo e in coerenza con le Linee guida per l’orientamento e attività di supporto alle famiglie. Verrà promossa una didattica innovativa e laboratoriale, con l’introduzione di nuove metodologie, scuole aperte tutto il giorno, attività anche durante la sospensione delle lezioni, orari più flessibili, potenziamento del tempo pieno e delle mense scolastiche.
Verrà rafforzato l’organico dei docenti nelle Secondarie di I e di II grado nelle materie di base: italiano, matematica e inglese (in media 4 docenti in più per scuola) e gli insegnanti saranno retribuiti per incarichi aggiuntivi oltre l’orario scolastico. L’Invalsi supporterà le 150 scuole, anche con la formazione dei docenti su didattica orientativa, progettazione, utilizzo dei dati per migliorare gli esiti degli apprendimenti.
Saranno attivati progetti speciali di offerta formativa, d’intesa con i Presidenti di Regione e le realtà locali, per valorizzare pienamente le potenzialità delle aree interessate.
Gli investimenti PNRR: 2,5 mld per le scuole del Sud
Da novembre 2022 a oggi, il MIM ha autorizzato e sbloccato per il Mezzogiorno investimenti pari a 2,5 miliardi di euro per attuare i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Per le palestre scolastiche, 77,9 mln sono andati alle Regioni del Sud; per azioni di messa in sicurezza sono andati alle scuole del Mezzogiorno 608,2 mln; con il Piano “Scuola 4.0”, 693,9 mln; per il contrasto della dispersione scolastica, 255,8 mln; per materie STEM e orientamento, 300 mln; per la formazione del personale scolastico, agli istituti del Mezzogiorno sono stati assegnati 180 mln; agli ITS Academy del Sud sono andati 464,3 mln.