I progetti didattici della UE riscontrano sempre grande successo tra i partecipanti
Red – Più di 8 persone su 10 che partecipano a iniziative finanziate dall’UE volte a incoraggiare metodi di insegnamento innovativi e materiali didattici migliorati per i bambini affermano che i progetti hanno su questi ultimi un impatto positivo e durevole.
Red – Più di 8 persone su 10 che partecipano a iniziative finanziate dall’UE volte a incoraggiare metodi di insegnamento innovativi e materiali didattici migliorati per i bambini affermano che i progetti hanno su questi ultimi un impatto positivo e durevole.
La stessa proporzione di persone ha anche dichiarato che sarebbe stato impossibile ottenere gli stessi risultati senza il sostegno dell’Europa, come risulta da uno studio recente. I progetti sono stati finanziati dal programma Comenius dell’UE che sostiene tutta una gamma di attività che vanno dai partenariati tra scuole alla formazione degli insegnanti e alla rete tra scuole eTwinning.
Comenius, che fa parte del Programma di apprendimento permanente cui si avvicenderà a partire dal gennaio 2014 il programma "Erasmus per tutti", ha erogato circa 13 milioni di euro all’anno a università, istituzioni di formazione dei docenti, ONG e scuole per contribuire a sviluppare nuovi metodi e materiali didattici. Tra gli esempi di insegnamento innovativo vi sono l’uso del teatro quale strumento di istruzione e l’insegnamento delle scienze di base ai bambini in tenera età (cfr. la sezione Contesto).
"Il nostro obiettivo è aiutare le scuole ad attrezzare gli alunni con le conoscenze, le abilità e la fiducia di cui hanno bisogno per valorizzare appieno le loro potenzialità", ha affermato Androulla Vassiliou, Commissario responsabile per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù.
"Il valore aggiunto di questa iniziativa europea consiste nel fatto che fa conoscere agli insegnanti e alle scuole diversi approcci e diverse esperienze che si traducono poi in soluzioni maggiormente innovative adottate in classe", ha aggiunto. Dallo studio è emerso che l’effetto maggiore lo si è avuto sulle persone che hanno direttamente partecipato ai progetti, le quali hanno affermato che il programma ha ampliato la loro visione, ha facilitato l’accesso alle pratiche ottimali e all’innovazione ed ha migliorato le loro abilità professionali nel campo delle TIC, delle lingue e della gestione. Tra i vantaggi menzionati più spesso dalle organizzazioni coinvolte vi era l’opportunità di sviluppare nuovi legami e sinergie, sia all’interno dell’istituzione che con altri istituti.
L’impatto sistemico determinato dai progetti e dalle reti si è avvertito di meno, ma la maggior parte dei rispondenti ha affermato che esso esiste, ad esempio allorché i contenuti e i moduli per la formazione degli insegnanti sviluppati nell’ambito di un progetto o di una rete vengono integrati nei corsi curricolari. Lo "Study of the Impact of Comenius Centralised Actions: Comenius Multilateral Projects and Comenius Multilateral Networks" (Studio di impatto delle azioni centralizzate Comenius: progetti multilaterali Comenius e reti multilaterali Comenius) é stato eseguito per conto della Commissione europea dall’organizzazione educativa greca Ellinogermaniki Agogi tra il dicembre 2010 e il dicembre 2012.
L’indagine ha interessato i partecipanti a 145 progetti e reti.
Tra i progetti considerati c’è DICE che ha coinvolto dodici paesi (Ungheria, Repubblica ceca, Paesi Bassi, Norvegia, Palestina, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Slovenia, Svezia e Regno Unito). Esso era imperniato sugli effetti positivi dell’educazione teatrale per lo sviluppo degli alunni.
Organizzazioni no-profit e università dei paesi partecipanti si sono associate per condurre la ricerca.
Tra i partner vi erano artisti ed esperti del teatro educativo, psicologi e sociologi. L’UE ha erogato 282mila euro nell’arco di due anni per cofinanziare il progetto. Per il progetto Naturbild, università e istituzioni di formazione degli insegnanti di sei paesi (Germania, Austria, Ungheria, Slovacchia, Romania e Bulgaria) hanno sviluppato una nuova strategia di insegnamento per aiutare i bambini nel passaggio dalle strutture prescolastiche alla scuola elementare. Il consorzio ha prodotto analisi video dei giochi e delle lezioni cui hanno partecipato i bambini e le ha usate per formare gli insegnanti nell’ambito di workshop specializzati. Il progetto ha ricevuto nell’arco di due anni un cofinanziamento dell’UE pari a 298mila euro. Il programma Comenius è aperto alle scuole, agli insegnanti e alle organizzazioni educative dei 27 Stati membri dell’UE, della Croazia, dell’Islanda, del Liechtenstein, della Norvegia, della Svizzera e della Turchia.
Alcune parti del programma sono anche aperte a organizzazioni dell’ex Repubblica jugoslava di Macedonia e della Serbia. I progetti e le reti che sono oggetto di questo nuovo studio possono coinvolgere altri partner di qualsiasi altro paese.
Avviata nel 2005, eTwinning è una comunità in espansione di scuole in Europa. Duecentomila insegnanti e più di 100mila scuole di 33 paesi europei (i 27 Stati membri dell’UE, l’Islanda, la Svizzera, la Norvegia, la Turchia, la Croazia e l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia) hanno sottoscritto l’iniziativa per fruire del suo ambiente online gratuito e sicuro per la formazione degli insegnanti e per condurre progetti educativi comuni.
Il portale eTwinning è disponibile in 25 lingue. Nel contesto dell’iniziativa eTwinning Plus, avviata nel marzo 2013, scuole selezionate dell’Armenia, dell’Azerbaijan, della Georgia, della Moldova e dell’Ucraina si sono unite alla comunità eTwinning. Il programma Comenius dell’UE per le scuole reca il nome dello scrittore e scienziato ceco John Amos Comenius (1592-1670), che è considerato il padre dell’istruzione universale basata su pari opportunità per tutti i bambini. Comenius ha vissuto e operato in diversi paesi europei.