Progetti didattici a scuola, meglio dotarsi di un regolamento. Scarica un modello: dalle caratteristiche alla parte economica

Il regolamento progetti, che molte scuole farebbero bene ad adottare e prevedere, definisce le norme interne all’Istituto relative a tutte le attività didattiche di ampliamento o approfondimento dell’offerta formativa destinate agli studenti, con esclusione dei viaggi e delle visite d’istruzione e delle uscite didattiche, normate da regolamento specifico.
Raggruppamento delle attività per le quali prevedere una regolamentazione
Le attività didattiche di ampliamento o approfondimento dell’offerta formativa dell’Istituto si distinguono in attività strutturali; progetti europei, PON e in generale progetti che prevedano l’adesione ad un bando o avviso pubblico da parte della scuola; progetti d’Istituto; Unità didattiche integrative (UDI); Unità didattiche complementari (UDC); Attività del Centro Sportivo Scolastico.
Elementi costitutivi dell’identità della scuola
Sono definite come “Attività strutturali” quelle che si caratterizzano come elementi costitutivi dell’identità della scuola e che hanno un orizzonte pluriennale. Le attività strutturali sono inserite stabilmente nel PTOF e non sono soggette ad approvazione annuale.
Le attività strutturali, per essere definite tali, devono presentare i seguenti requisiti:
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- far parte dell’offerta formativa dell’Istituto da almeno tre anni;
- essere ragionevolmente replicabili per almeno due anni;
- caratterizzarsi come elementi costitutivi dell’identità della scuola;
- avere una stretta correlazione con i contenuti didattici di almeno uno dei tre indirizzi;
- essere destinate a un numero consistente di studenti o di classi.
L’elenco delle attività strutturali
L’elenco delle attività strutturali è approvato annualmente dal Collegio Docenti. Il Consiglio d’Istituto ne valuta la fattibilità e la sostenibilità finanziaria. Il Consiglio inoltre è chiamato ad approvare eventuali convenzioni o accordi con enti o privati necessari per la realizzazione delle attività.
Le attività strutturali
Le attività strutturali sono coordinate e dirette da un docente responsabile, designato dal dirigente scolastico.
Nel caso in cui le attività strutturali siano destinate a classi intere, esse concorrono al monte ore previste dall’ordinamento.
Poiché le attività strutturali sono parte integrante dell’offerta formativa dell’Istituto, nessun onere può essere posto a carico degli studenti partecipanti, ad eccezione di eventuali oneri di trasporto o di quote individuali dovute ad enti esterni. Eventuali costi delle attività (es. esperti esterni, acquisto o noleggio di materiali o strumentazione) sono a carico dell’Istituto, nei limiti stabiliti dal Consiglio d’Istituto con apposita delibera.
Entro la conclusione dell’anno scolastico, il Responsabile deve chiedere e verificare che venga compilato, da parte degli studenti partecipanti, il questionario di gradimento e compilare, tramite apposito form sul sito della scuola predisposto dalla dirigenza, la relazione finale.
La parte economica
Il riconoscimento economico per il docente responsabile e gli altri membri del personale eventualmente coinvolti è assegnato in base al Contratto integrativo d’Istituto.
Il ruolo del collegio dei docenti
Il Collegio dei Docenti esprime la propria valutazione, per quanto riguarda il profilo didattico, sugli obiettivi generali e sui moduli attraverso i quali si intendono realizzare i progetti che obbediscono a norme esterne: quelli a finanziamento o a regolamentazione europea, i PON e in generale i progetti che prevedano l’adesione ad un bando o avviso pubblico da parte della scuola.
Caratteristiche dei progetti d’Istituto
I Progetti d’Istituto, per essere tali, devono corrispondere ai seguenti requisiti: essere attività didattiche indirizzate agli studenti; essere messi in atto sulla base di obiettivi prefissati in fase di progettazione, di cui almeno uno deve rispondere agli obiettivi d’Istituto, definiti come da comma successivo; essere realizzati in un arco di tempo definito, anche pluriennale; essere coerenti con i principi-base del PTOF e con almeno uno degli obiettivi del RAV o del PdM; essere condotti e gestiti prevalentemente dal personale dell’Istituto; essere caratterizzati dal coinvolgimento degli studenti in modalità operative diversificate rispetto alla normale attività didattica.
L’interdisciplinarietà
I progetti devono avere carattere interdisciplinare (almeno 3 discipline) e devono riguardare almeno 5 classi, in verticale o in orizzontale o in modo misto, che devono essere coinvolte in modo collettivo in più fasi della realizzazione del progetto.
La programmazione annuale
Il Collegio dei Docenti definisce annualmente, in linea di massima entro il mese di febbraio, uno o più obiettivi d’Istituto, coerenti con PTOF, RAV e PdM, e quindi invita i docenti a presentare progetti congruenti con essi. I Progetti d’Istituto devono essere presentati da almeno 5 docenti, appartenenti presumibilmente, per l’anno scolastico successivo, alle classi coinvolte, entro la data stabilita annualmente dal Collegio dei docenti, tramite l’apposita scheda, che deve essere completata in tutte le sue parti. Qualora il progetto sia indirizzato a classi intere, almeno uno dei docenti presentatori deve essere un insegnante di sostegno.
Le Unità didattiche integrative (UDI)
Le UDI sono esclusivamente annuali e devono essere coerenti con i principi-base del PTOF. Devono coinvolgere almeno due discipline oppure interessare la stessa disciplina per almeno due classi, oppure ancora essere destinate a singoli studenti di almeno tre classi.
Le UDI devono essere presentate tramite l’apposita scheda, entro la data stabilita annualmente dal collegio dei docenti, da parte di un docente presentatore e sottoscritte dagli altri docenti coinvolti per le proprie classi o per la propria disciplina; nel caso in cui l’UDI sia proposta da un Dipartimento disciplinare, il presentatore è il Coordinatore dello stesso Dipartimento.
Qualora l’UDI sia indirizzata a classi intere, nella progettazione deve essere coinvolto almeno un insegnante di sostegno.
Gli enti esterni che intendono proporre una UDI devono individuare un docente della scuola che se ne faccia carico.
Proprietà comuni alle Attività strutturali, ai Progetti d’Istituto e alle Unità didattiche integrative
Relativamente ai destinatari, le attività sono classificate secondo le seguenti categorie: Indirizzate a classi intere; in questo caso esse devono garantire la piena partecipazione di tutti gli studenti, compresi quelli con disabilità, anche tramite eventuale personalizzazione; Indirizzate a studenti singoli, di classi diverse. Le attività sono inoltre classificate secondo la validità ai fini dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO).
Adesione alle attività destinate a classi intere
Le attività di cui agli articoli precedenti destinate a classi intere che hanno concluso l’iter di approvazione sono sottoposte all’adesione da parte dei Consigli di classe nella prima seduta in cui siano presenti tutte le componenti. L’adesione può essere anticipata alla seduta di settembre qualora sia indispensabile ai fini organizzativi, purché l’attività non comporti contributi economici da parte delle famiglie.
L’adesione avviene nel rispetto dei limiti complessivi di impegno per gli studenti, sia curricolare sia extracurricolare. I limiti sono deliberati preventivamente da ogni Consiglio di classe: il Collegio dei Docenti, tuttavia, raccomanda i seguenti limiti: 10 ore curricolari e 10 ore extracurricolari.
Il limite orario extracurricolare di cui al comma precedente può essere superato nel caso di attività che danno crediti formativi e/o validi ai fini dei PCTO.
Sono altresì escluse dal vincolo imposto dal comma 1 le attività che si svolgono nell’ambito delle assemblee studentesche e in generale quelle che coinvolgono l’intero Istituto.
Adesione alle attività destinate a singoli studenti
Le attività destinate a singoli studenti non sono sottoposte a limiti di impegno orario. Le attività destinate a singoli studenti, se approvate come sopra descritto, sono proposte direttamente ai singoli studenti senza il passaggio in Consiglio di classe.
Unità didattiche complementari (UDC)
Le UDC sono esclusivamente annuali e devono essere coerenti con i principi-base del PTOF. I temi trattati devono essere coerenti con la disciplina di pertinenza del docente proponente o con il ruolo ricoperto da quest’ultimo. Le UDC devono essere approvate dal Consiglio d’Istituto, a seguito di comunicazione scritta, solo se comportano l’uscita degli alunni o l’intervento di esterni a scuola.
Attività del Centro sportivo scolastico
Le attività organizzate nell’ambito del Centro sportivo scolastico sono definite annualmente dal Dipartimento disciplinare di Scienze motorie, che designa anche i docenti responsabili.
Le attività organizzate nell’ambito del Centro sportivo scolastico sono remunerate con il fondo specifico.
Il regolamento progetti
Alcuni istituti hanno previsto questa tipologia di regolamento. In particolare, il “Liceo Carlo Porta” di Erba ha previsto e approvato un “Regolamento per i progetti”, ben strutturato e davvero esemplare. Il dirigente scolastico del liceo Carlo Porta, la Dott.ssa Marzia Pontremoli, continua a puntare alla qualità necessaria e indispensabile per una scuola che deve guardare al futuro.