Profumo: “La riduzione di un anno di scuola superiore è solo una proposta”
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Red – Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo è intervenuto a “Prima di tutto” su Radiouno sulla riduzione di un anno delle scuole superiori ed afferma che è solo una proposta, "ma nessuna decisione è stata presa in proposito".
Red – Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo è intervenuto a “Prima di tutto” su Radiouno sulla riduzione di un anno delle scuole superiori ed afferma che è solo una proposta, "ma nessuna decisione è stata presa in proposito".
"In questi mesi abbiamo avviato, come avviene in tutta Europa, una serie di analisi relative a un nuovo modello di scuola, più vicino alla domanda dei giovani e al mercato del lavoro. In questa direzione una delle cose che abbiamo studiato è stato il modello complessivo delle scuole pre-università. Ma non ho preso alcuna decisione, è un’analisi di una situazione abbastanza generale in Europa e nel mondo".
"Nel caso in cui si decidesse di andare in quella direzione, le persone potrebbero venir usate per una modalità di scuola diversa, una scuola con tempo prolungato o con maggiore attenzione agli studenti".
Nell’atto di indirizzo per il 2013 Profumo individua tra le priorità anche il potenziamento della formazione dei docenti e misure di rafforzamento dell’istruzione tecnico professionale: "La domanda di educazione e formazione è diversa rispetto al passato, i nostri ragazzi hanno bisogno di un’educazione più moderna e più rispondente alla loro domanda quotidiana. Nel futuro sarà necessario fare un grande investimento sulla scuola e certamente un elemento centrale è quello della formazione dei docenti pre-messa in ruolo e permanente".
Rguardo all’istruzione tecnico professionale, Profumo ha concluso:"La nostra economia ha bisogno di più tecnici, di più persone strettamente collegate alla natura manifatturiera della nostra economia, molto simile a quella tedesca. In Germania abbiamo un rapporto di 30 studenti che scelgono il percorso liceale e 70 che ne scelgono uno tecnico professionale, noi siamo circa a 50 e 50: dobbiamo investire di più sulla formazione tecnica-professionale".