Privacy violata, Garante: i docenti non possono chiedere stato vaccinale studenti e famiglie

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Il Garante per la Privacy nella sua relazione annuale pubblicata il 7 luglio, dedica spazio anche alle questioni scolastiche. Due gli ambiti dei principali interventi, DAD e questione privacy su vaccinazione, ma il garante è intervenuto anche su altre problematicità che interessano la pubblicazione illegittima di dati sensibili, di studenti e personale scolastico, sui siti istituzionali.

Questione vaccinale, diversi reclami su privacy a rischio
Un rilevante numero di reclami, segnalazioni e richieste di chiarimenti ha riguardato alcune iniziative, realizzate in ambito scolastico, finalizzate a conoscere, anche indirettamente, lo stato vaccinale degli studenti e delle rispettive famiglie. Si è trattata di una questione che su O.S abbiamo trattato con diversi interventi, evidenziando più volte la delicatezza dell’argomento che ha suscitato diverse problematicità nelle nostre scuole anche per una confusione a livello normativo importante.
Al riguardo il Garante ha inviato una lettera al Ministero dell’istruzione affinché quest’ultimo provvedesse a sensibilizzare gli istituti scolastici in relazione ai rischi per i diritti e le libertà degli interessati derivanti dall’assunzione di tali iniziative. Di tale circostanza si è dato conto in un comunicato stampa (23 settembre 2021, doc. web n. 9702160) chiarendo, in particolare, che non è consentito agli istituti scolastici conoscere lo stato di vaccinazione da Covid-19 degli studenti, ai quali non è richiesto, quale condizione generale per accedere alle strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative e ai relativi sevizi, il possesso e l’esibizione della certificazione verde in corso di validità.

Le scuole non possono conoscere lo stato vaccinale delle famiglie
Anche con riguardo ai familiari, sebbene, in base a quanto previsto dal d.l. 22 aprile 2021, n. 52, chiunque acceda alle strutture scolastiche, deve possedere ed esibire la certificazione verde Covid-19, le amministrazioni scolastiche non possono trattare informazioni relative all’avvenuta o meno vaccinazione, dovendosi limitare a verificare, mediante il personale autorizzato, il mero possesso della certificazione all’ingresso dei locali scolastici e non potendo, in particolare, conoscere la condizione alla base della quale la certificazione è rilasciata (vaccinazione, guarigione o esito negativo del tampone).

Sbagliano i docenti che chiedono agli studenti informazioni sullo stato vaccinale
Nella nota inviata al Ministero dell’istruzione, il Garante ha sottolineato che eventuali richieste, rivolte dal personale agli studenti (anche mediante domande generalizzate formulate nei confronti della classe, con invito a rispondere, anche, per alzata di mano), o comportamenti comunque volti ad acquisire informazioni sull’avvenuta vaccinazione degli stessi o dei loro familiari, potrebbero suscitare situazioni di disagio per gli alunni in ragione delle scelte adottate dalle rispettive famiglie. Con l’occasione il Garante ha invitato il Ministero a richiamare l’attenzione dei dirigenti scolastici e del personale docente e non docente sugli effetti di simili comportamenti e sulle rispettive responsabilità, anche sul piano educativo.

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