Priorità alla Scuola: “Se a settembre non saremo sui banchi, ne risponda Bianchi”
“Mentre l’anno scolastico 2020/2021 si chiude formalmente in tutta Italia (con buona pace delle scuole già chiuse perché in DAD o in bolla maturità), Priorità alla scuola si rivolge al Ministro Bianchi con una lettera in cui avanza precise richieste e chiede garanzie per l’apertura del prossimo anno scolastico”.
Inizia così un comunicato di Priorità alla Scuola che poi lancia le richieste: “Sono in sostanza le stesse del maggio 2020, perché riguardano problematiche che affliggono la scuola da anni, e che la pandemia ha rivelato sempre più critiche e insostenibili. Per queste carenze strutturali, tuttavia, in questi mesi il Governo non ha ancora fornito nemmeno una bozza di seri provvedimenti”.
Poi aggiunge: “Priorità alla scuola chiama il Ministro in carica alle sue responsabilità, chiedendogli conto e pretendendo soluzioni: per classi che – al di là della retorica – si formano con gli stessi numeri, o talvolta anche più alti, degli anni precedenti; per la carenza di spazi; per il taglio del personale Covid; per la mancata stabilizzazione de* docenti precar*; per il mancato aumento dell’organico; per procedure di nomina dei docenti che già si profilano tardive, a scapito di un regolare inizio del nuovo anno”.
“Priorità alla Scuola chiede al Ministro che tutte le scuole di ogni ordine e grado tornino ad avere il 100% dell’orario curricolare in presenza e in continuità, in tutto il territorio nazionale, senza distinzione tra Regioni. Chiede inoltre che i protocolli che verranno rivisti dal CTS per il prossimo anno scolastico rispecchino il reale andamento del virus, tenendo conto del livello di immunità raggiunto grazie al piano vaccinale e delle evidenze scientifiche sulla ridotta diffusione del virus tra i bambini più piccoli”, scrive.
Come sempre, Priorità alla Scuola non si limita a scrivere: continua la nostra mobilitazione nelle piazze.
Il secondo anno scolastico di PAS si chiude con l’adesione alla mobilitazione indetta a Roma dai docent* il 15 giugno a Roma (Montecitorio h 10:30 Ministero dell’Istruzione h 14:30) e con l’affissione di striscioni agli Uffici Scolastici regionali.
Se le richieste al Ministro non saranno soddisfatte entro l’inizio del nuovo anno scolastico, il movimento Priorità alla Scuola è pronto, ancora una volta, a scendere in tutte le piazze di Italia per ottenere finalmente che si risolvano le carenze strutturali della scuola: quelle carenze che non si possono vaccinare.