Primo maggio, Mattarella: “Sarà il lavoro che porterà il Paese fuori dall’emergenza”

“Sarà il lavoro che porterà il Paese fuori dall’emergenza, per questo è ancora più importante festeggiare questo 1 Maggio”, lo ha detto il Presidente Mattarella in occasione della celebrazione della festa dei lavoratori.
“La battaglia per il lavoro è una battaglia che deve unire gli sforzi di tutti ed è questa l’ambizione del Pnrr. Bisogna riconoscere il bene comune e perseguirlo, non possiamo sprecare l’occasione di compiere tutti insieme un passo in avanti” ha spiegato “un’occasione che afferma la fiducia nel futuro, di chi vuole conquistare nuovi traguardi e non di chi assiste inerte. La repubblica non potrebbe vivere senza il lavoro e sarà il lavoro a portare fuori il Paese da questa emergenza“.
“Si apre una finestra per dare sbocco a una stagione di crescita, per porre riparo a secolari arretratezze e a divari ancora presenti nella Repubblica. L’equità, l’evoluzione sociale si reggono sulla garanzia per tutti dell’accesso al lavoro“, ha proseguito il presidente della Repubblica in occasione del 1 maggio. “Se il lavoro cresce cresce la coesione della nostra società”, ha aggiunto il capo dello Stato.
E poi ancora: “La responsabilità delle istituzioni come è palese è oggi cresciuta e si conferma decisiva per il nostro destino. La lotta contro il virus, la difesa della salute, i giganteschi investimenti programmati per dare una ripartenza richiamano ancora una volta l’idea più alta della politica che è servizio al bene della comunità. Ma per compiere un salto in avanti tutti devono partecipare, contribuire. Sono certo che da tanta sofferenza patita sia nata una coscienza che prevale sulla tentazione di assecondare o cavalcare lo sconforto. Stiamo attraversando un passaggio stretto e difficile. Per questo la festa di oggi reca con sé un ancor più forte appello all’unità”.
“Per questo scambiarsi oggi l’augurio di buon Primo maggio vale più di una pur significativa consuetudine. Ribadisce un legame di comunità, quel patto di cittadinanza, che ci fa sentire al tempo stesso responsabili e solidali, e ci impegna a consegnare alle generazioni più giovani il testimone dei diritti conquistati e di opportunità che si rinnovano“, ha concluso Mattarella.