Primo gradone stipendiale, va assegnato anche agli immessi in ruolo dopo il 2011: lo dice il Tribunale di Pordenone

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La decisione del ministero dell’Istruzione di escludere i docenti precari dal primo gradone stipendiale continua a costare cara allo Stato. Lo ha ricordato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, soffermandosi su una delle ultime sentenze vinte dal giovane sindacato, in particolare sulla vicenda di un docente che dopo sette anni di precariato è stato immesso in ruolo nell’anno scolastico 2014-2015: a seguito del ricorso prodotto dall’insegnante, attraverso i legali dell’Anief, l’11 novembre scorso il Tribunale di Pordenone ha assegnato al docente il primo gradone stipendiale – da tre a otto anni – che per lo Stato non esisteva più poiché l’assunzione a tempo indeterminato si è consumata dopo il 2011.

Il giudice, si legge nella sentenza, ha anche riconosciuto al docente “le differenze retributive maturate a titolo di risarcimento danni per responsabilità contrattuale nella somma di 2.109,64 euro maggiorata degli interessi legali”.

Anief ricorda di avere messo gratuitamente a disposizione di tutti i lavoratori della scuola un apposito Calcolatore online che in pochissimi minuti quantifica ai docenti e Ata il recupero delle differenze retributive cui hanno diritto per avere subìto un trattamento stipendiale iniquo. Le somme da recuperare, attraverso il ricorso al giudice, variano in media da 1.000 a 40.000 euro, con punte di centinaia di migliaia di euro sottratti. Nella fattispecie, coloro che lo ritengono opportuno possono presentare ricorso con Anief per recuperare il primo gradone stipendiale inopinatamente cancellato con l’articolo 2 del CCNL del Comparto Scuola del 4 agosto 2011: dalla loro parte c’è anche la Cassazione che con la sentenza n. 2924/2020 ha dato piena ragione ai lavoratori ricorrenti.

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