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Prima pensione liquidata troppo bassa rispetto all’ultimo stipendio, da cosa dipende?

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Perchè la pensione è più bassa dell’ultimo stipendio preso? Facciamo un pò di calcoli.

La prima pensione non ha mai l’importo dell’ultimo stipendio. In questi casi, infatti, si parla di tasso di trasformazione ovvero il rapporto percentuale che c’è tra l’ultimo stipendio e la prima pensione. Solitamente, con il massimo contributivo (42 anni di lavoro), questo tasso di trasformazione restituisce una pensione che ha un importo pari al 70% dell’ultimo stipendio.

Se si accede alla pensione con meno anni di contributi, invece, il tasso diminuisce e si ottiene, quindi, una pensione che è anche la metà dell’ultimo stipendio. Rispondiamo alla domanda di una nostra lettrice che ci chiede:

Sono Insegnante della scuola dell’infanzia il  primo settembre  2022 sono andata in pensione   con 66 e sette mesi di età e 33 anni di contributi  la pensione  accreditatami il 1 settembre è di euro 989,57 l’ultimo stipendio  invece era di euro 1.720,04. Mi chiedo  come mai tutta questa  decurtazione  ?li contributi  sono misti retribuiti e contributi . La ringrazio  se mi può  dare chiarimenti.  

Pensione troppo bassa, perchè?

Se ha lavorato fino al momento del pensionamento devo dedurre che prima del 1996 aveva versato 6 o 7 anni di contributi. In questo caso, pur ricadendo la pensione nel sistema misto, la quota retributiva è davvero molto esigua e la maggior parte della pensione, quindi, è calcolata su quella contributiva.

Purtroppo non specifica nel suo messaggio se si riferisce alla pensione e allo stipendio netti o lordi. In ogni caso le dico che con uno stipendio lordo di 2500 euro  (che al netto diventa di circa 2000 euro) la pensione è incrementata di circa 45 euro lordi per ogni anno di lavoro. Ma per ogni anno di lavoro in  cui si è percepito lo stipendio di quell’importo.

Anche moltiplicando 45 euro per i 33 anni di contributi da lei versati si ottiene una pensione di circa 1485 euro lordi al mese. Da tassare. Quello che non si considera, infatti, è che se si arriva alla pensione dopo 33 anni di lavoro con uno stipendio di 1700 euro, sicuramente a inizio carriera lo stipendio era di 1200/1300 euro. E che i contributi si versano sulla base di un aliquota contributiva percentuale: più è alto lo stipendio, più contributi vengono versati. E che la pensione, poi, si calcola sul montante contributivo (ovvero sui soldi che si sono versati a titolo di contributi).

Ed in ogni caso, anche la pensione che si ottiene dai vari calcolo è al lordo delle tasse, quindi sicuramente più alta di quella netta che poi si andrà a percepire.

Deve considerare, inoltre, che al momento del pagamento della prima pensione si tratta di un trattamento provvisorio da cui mancano, sicuramente, gli ultimi mesi di contributi versati. Successivamente l’INPS provvederà a liquidare la pensione definitiva che, in ogni caso, varierà di pochissimo rispetto a quella che le è stata assegnata.

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