Prima forte raccomandazione, poi obbligo vaccinale per docenti e personale. Ma restano al palo classi pollaio e trasporti per evitare i contagi

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Fumata nera ieri dopo l’incontro tra sindacati e Ministro sul rientro a settembre, il cui piano resta ancora top secret e sarà illustrato domani in conferenza Stato-Regioni. Sebbene siamo in grado di anticiparvi alcune indiscrezioni.

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Sindacati critici

Non tutti concordano che il rientro a settembre possa dipendere dalla vaccinazione di studenti e docenti. Molte le voci critiche, ieri, dopo l’incontro tra Ministero e sindacati sul rientro a settembre. La Gilda, ad esempio, sottolinea come parlare di vaccinazione per il rientro possa essere “fuorviante”, dal momento che non si ha la certezza del dato.

L’ANIEF, da canto suo, afferma chiaramente di non essere d’accordo con  un obbligo e che bisognerebbe investire, invece, su dimensionamento scolastico e relativo distanziamento.

Stessa linea anche quella della FLCGIL, che richiede risorse, spazi e interventi su trasporto pubblico per una piena sicurezza nel rientro a settembre.

La CISL, con Maddalena Gissi, fa notare come per l’organico aggiuntivo erano previsti un miliardo e 850 milioni di euro, mentre per il prossimo anno sono previsti solo 350 milioni”

Pino Turi, segretario UIL, punta il dito sul numero elevato degli alunni per classe ed evidenzia la necessità di conoscere con esattezza il numero di personale scolastico vaccinato.

I numeri sul personale scolastico vaccinato non ci sono

Non potrà che essere una stima a dir poco approssimativa quella sul numero del personale scolastico vaccinato. Ieri, lo stesso Ministro Bianchi ha ammesso che non c’è alcuna certezza sul numero reale dei docenti che mancano all’appello. Eppure si continua a riferire quell’85% da mesi ed evidenziare una presunta, a questo punto, disparità di percentuali tra regioni.

I motivi li abbiamo già riferiti in precedenti articoli, a partire dal passaggio dalla corsia preferenziale per il personale scolastico a quella per età perdendo il tracciamento della “professione”. A ciò si aggiunge che difficilmente le Regioni, che dovranno riferire al Generale Figliuolo, potranno recuperare tale dato, così come non si potrà risalire a tutto quel personale che in questi giorni si stanno vaccinando.

Se si prende in considerazione tutto ciò, con molta probabilità la percentuale dei vaccinati tra il personale della scuola si approssima facilmente al 100%. Dato che ha lo stesso valore probante dell’85% che si continua a divulgare.

Prima “forte raccomandazione”, quindi obbligo

Sarebbero questi gli step per raggiungere la copertura massina dei vaccinati tra il personale scolastico.

Stiamo lavorando per preparare il rientro in sicurezza a settembre. – così il Ministro Bianchi ieri in un videomessaggioÈ un lavoro di squadra che richiama tutti alle proprie responsabilità, ognuna e ognuno può dare il proprio contributo. Questo è vaccinarsi, un gesto semplice eppure potentissimo“.

Un appello rivolto anche agli studenti, per i quali l’obiettivo posto è del 60% di vaccinati entro settembre 2021.

Il piano di rientro a settembre

Obiettivo è quello di un rientro degli studenti tutti in presenza. Anche laddove non ci siano le condizioni per il mantenimento delle distanze.

Resteranno in vigore l’uso delle mascherine, possibile che la misura diventi obbligatoria solo laddove non ci sarà possibilità di mantenere le distanze di sicurezza. A ci si aggiungerà il ricorso allo scaglionamento degli orari di inizio e fine lezioni.

Nodo cruciale, resta ancora tale dopo un anno e mezzo di emergenza, la questione trasporti per gli studenti per garantire la sicurezza nei tragitti tra casa e scuole.

Con molta probabilità conosceremo il piano nel dettaglio giorno 29, quando il Ministro lo presenterà in conferenza Stato-Regioni.

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