Prevenire i genocidi e la ferocia di massa, chi sono i “Giusti”. Una UdA per la Secondaria di Primo Grado
Dal 1963, l’Istituto Yad Vashem onora i non ebrei, che hanno salvato disinteressatamente gli ebrei durante l’Olocausto, con il titolo di Giusti tra le nazioni . Nel 2012 una risoluzione del Parlamento Europeo ha esteso il concetto di “Giusto”, rendendolo universale. Utilizzando questo approccio, i “Giusti” sono persone che, “motivate da un senso di responsabilità personale, si sono opposte ai crimini contro l’umanità e al totalitarismo”. Includono sia coloro che hanno salvato gli ebrei durante l’Olocausto sia coloro che hanno anche rischiato la vita o la libertà, in vari paesi e in periodi della storia recente, per difendere la dignità ei diritti umani. In molti paesi, tra cui Armenia, Bosnia ed Erzegovina, Francia, Ruanda e Italia, sono stati istituiti Comitati locali e Giardini dei Giusti per assegnare questo titolo. In Polonia, l’unico e, ad oggi, unico Giardino dei Giusti è stato istituito a Varsavia nel 2014, situato in piazza Jerzy Jura-Gorzechowski a Muranów, non lontano dal Museo POLIN di Storia degli ebrei polacchi.
Chi sono i giusti?
I giusti sono tra noi. Chi non è indifferente fornisce aiuto a chi è nel bisogno. Alla luce di guerre, crimini o terrore, difendono i diritti umani e la dignità. Attraversano i confini, creando una comunità di valori. Sempre – allora e ora. Durante la giornata devono essere descritte persone e organizzazioni che si sono rifiutate di sentirsi impotenti e hanno preso l’iniziativa. Le loro storie – raccontate attraverso citazioni e fotografie – dovrebbero essere legate dalla perseveranza ad agire per il bene degli altri e per il mondo. Il concetto di “Giusto” si riferisce al titolo di “Giusto tra le nazioni” assegnato dallo Yad Vashem Institute, dal 1963, a coloro che hanno salvato gli ebrei durante l’Olocausto. In un senso più ampio, i Giusti sono, oltre a coloro che hanno salvato gli ebrei, coloro che, in vari paesi e momenti della storia, hanno rischiato la vita e la libertà in difesa della dignità umana e dei diritti umani.
La Seconda guerra mondiale iniziò quando la Germania invase la Polonia
La Seconda guerra mondiale iniziò quando la Germania invase la Polonia, con l’attacco dell’Unione Sovietica 16 giorni dopo. La Polonia divenne la prima vittima della guerra subendo l’aggressione armata di due spietati regimi totalitari. È stato anche il primo paese che ha combattuto per difendere l’Europa libera. Sotto l’occupazione tedesca i cittadini polacchi furono esposti a ogni tipo di atrocità immaginabile. I crimini in tempo di guerra culminarono con l’omicidio nazista di sei milioni di ebrei, inclusi tre milioni di cittadini polacchi, e altre minoranze, nonché persone di diverse nazionalità.
I tanti giusti nel mondo
Tra i 27.712 Giusti tra le Nazioni, il gruppo più popoloso – 7.112 – sono i polacchi. E ce ne saranno sicuramente molti altri che devono ancora essere ufficialmente riconosciuti da Yad Vashem, ma sono comunque giusti. Variavano da funzionari statali a combattenti della resistenza fino a cittadini medi e il loro aiuto per gli ebrei era in lungo e in largo: Polonia, Svizzera, Regno Unito, Ungheria, Giappone, Cina, Cuba, Turchia Italia, naturalmente, e chissà quante altre località.
“Giornata dei giusti 2022”, 06 marzo 2022
Anche il Parlamento dell’Italia con la Legge n. 212 del 20 dicembre 2017 ha creato il 6 marzo come solennità civile, quale “Giornata dei Giusti dell’umanità” riservata a mantenere viva e ribadire la memoria di quanti hanno fatto del bene mettendo in salvo vite, si sono battuti in favore dei diritti umani nel corso dei genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi, alla violenza e alle discriminazioni. In particolare, la suddetta Legge individua nelle Istituzioni scolastiche le sedi favorite per far conoscere alle giovani generazioni le storie di vita dei Giusti, al fine di renderle consapevoli di come ogni persona debba ritenersi chiamata in causa, in ogni tempo e in ogni luogo, contro l’ingiustizia, a favore della dignità di ogni essere umano, in difesa del valore della responsabilità, della tolleranza, della solidarietà.
il 10° anniversario della Giornata europea dei Giusti
Quest’anno, ulteriormente, la commemorazione avrà una valenza caratteristica, giacché ricorre il 10° anniversario della “Giornata europea dei Giusti”, fondata dal Parlamento Europeo nel 2012, su istanza di Gariwo – Gardens of the Righteous Worldwide e di numerosi cittadini ed esponenti del mondo della cultura.
Prevenire i genocidi e la ferocia di massa. Le storie dei Giusti contro la silenziosità e l’insensibilità
La Giornata verrà festeggiata negli oltre 150 “Giardini dei Giusti” creati in tutto il mondo grazie al lavoro di Gariwo. La giornata prevista per il 6 marzo è un’opportunità di caratteristico valore simbolico per attirare l’attenzione della comunità scolastica sulla rilevanza dei valori da attribuire alla memoria e alla responsabilità, invitandola a riflettere sul modo in cui formare la coscienza civile dei giovani, per via dell’eredità che queste figure ammirevoli ci hanno trasferito e l’insegnamento che la loro azione disegna in un contesto ampio e articolato come quello che caratterizza l’attualità odierna.
L’UdA per la scuola Secondaria di Primo Grado: Giusti, Diritti Umani, Shoah e razzismo
<Uguali diritti per un “unico” mondo>: questo il titolo dell’Unità di Apprendimento ideata e poi attuata, con grande successo, dalla brillante professoressa D’Ambrosio Marta dell’Istituto Comprensivo Statale Giuseppe Garibaldi – Leone di Trinitapoli (BT), diretto con un’eccezionale capacità dal dirigente scolastico dott.ssa Roberta Lionetti. Destinatari dell’Unità di Apprendimento gli alunni della Scuola secondaria di primo grado. Nell’UdA si legge: “Educare ai diritti umani vuol dire anche educare alla pace ed alla solidarietà per conoscere le diverse realtà che ci circondano, scoprirle ed apprezzarle proprio in virtù della loro diversità e della possibilità di un reciproco arricchimento.