Presidio psicologico in ogni scuola, Piccolotti (AVS): “Misura necessaria”. Scarpa (PD): “Non solo per gli studenti, ma sia valido anche per i docenti” [VIDEO]
In Italia, non esiste ancora una presenza stabile di psicologi scolastici nelle scuole, contrariamente ad altri Paesi europei. Attualmente, le scuole possono accedere a questo servizio attraverso diversi canali, come accordi con enti sanitari locali, uffici scolastici regionali, genitori e studenti, enti, istituti finanziari, associazioni o tramite il finanziamento del fondo d’istituto.
L’Unione degli Universitari ha presentato una proposta di legge per istituire “subito un presidio psicologico in ogni scuola e università”. La proposta di legge, composta di quattro articoli, punta ad istituire, regolare e finanziare un servizio di assistenza psicologica, psicoterapeutica e di counselling scolastico e universitario, che possa basarsi su personale professionista e interfacciarsi con il servizio sanitario territoriale assicurando la presa in carico degli studenti che ne avessero bisogno.
Le parole di Piccolotti (AVS) e Scarpa (Partito Democratico)
“Stiamo lavorando duramente per supportare la proposta di legge dell’UDU. Questo perché siamo profondamente preoccupati per l’aumento di problemi di salute mentale registrato tra le giovani generazioni. In un momento di molte emergenze, alcune inventate, chiediamo che questa sia considerata una priorità e che venga affrontata in modo adeguato. È necessario un aumento significativo dei finanziamenti per i servizi di salute mentale, e la creazione di sportelli psicologici nelle scuole per integrare il lavoro svolto nel contesto scolastico con quello dei servizi socio-sanitari. Diamo così una prima e importante risposta a questa esigenza e garantiamo il diritto alla salute per i giovani che ne hanno bisogno”, afferma a Orizzonte Scuola, la deputata Elisabetta Piccolotti (Alleanza Verdi Sinistra).
Per la deputata Rachele Scarpa (Partito Democratico), sempre a Orizzonte Scuola, “il benessere psicologico è un problema che colpisce non solo gli studenti, ma anche i docenti e i lavoratori in generale. Ecco perché riteniamo importante una visione più ampia sul tema del benessere psicologico e la necessità di fornire strumenti adeguati ai luoghi di istruzione pubblica. Per questo motivo, ho proposto la creazione di un Intergruppo parlamentare per la tutela e la promozione del benessere psicologico, che ha raccolto adesioni da parlamentari di tutte le forze politiche. Questo intergruppo rappresenta un’opportunità per lavorare insieme e trovare risposte concrete al problema del benessere psicologico, attraverso la sintesi di tutte le proposte presentate in passato e un impegno trasversale della politica”.