Presidi contro Eduscopio: dubbi sull’affidabilità e completezza dei criteri di valutazione

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L’annuale classifica di Eduscopio, curata dalla Fondazione Agnelli, che valuta le performance delle scuole italiane, ha generato reazioni contrastanti tra i dirigenti scolastici. Mentre alcuni accolgono positivamente i risultati, altri esprimono dubbi sull’affidabilità e completezza dei criteri di valutazione.

Su La Provincia di Como si leggono diversi commenti. Angelo Valtorta, preside del Volta, ha evidenziato un’attesa per dati più significativi l’anno prossimo, ammettendo aspettative basse per le prime classi di indirizzi nuovi. Roberto Peverelli del Setificio ha sottolineato l’importanza di percorsi di studio efficaci post-diploma e ha evidenziato difficoltà nel dato sull’occupazione, influenzato dalla migrazione lavorativa verso la Svizzera. Vincenzo Iaia della Ciceri ha richiamato l’attenzione sulla necessità di incrociare vari dati per una valutazione completa.

Diverse scuole hanno espresso perplessità sui criteri di valutazione di Eduscopio. Nicola D’Antonio del Giovio ha evitato commenti, rimanendo scettico sui risultati. Fabio Monti del Collegio Gallio ha sottolineato la natura esperienziale e non scientifica dei dati di Eduscopio, preferendo quelli più precisi degli Invalsi. Davide Discacciati del Casnati ha rilevato anomalie, come la mancata considerazione degli studenti all’estero.

Gaetana Filosa della Ripamonti e Maria Bianchi delle Orsoline hanno entrambe evidenziato l’importanza dei risultati dei propri studenti all’estero, un aspetto non considerato dalla classifica di Eduscopio.

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