I Presidi cauti sulle assunzioni. Saranno sempre docenti assegnati da fuori, non scelti

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ANP. Una buona scuola? Potrebbe non essere quella del documento diffuso oggi da Palazzo Chigi. Ad una prima impressione favorevole seguono infatti alcune critiche, a partire dal piano straordinario di assunzioni e la gestione dei futuri concorsi.

ANP. Una buona scuola? Potrebbe non essere quella del documento diffuso oggi da Palazzo Chigi. Ad una prima impressione favorevole seguono infatti alcune critiche, a partire dal piano straordinario di assunzioni e la gestione dei futuri concorsi.

Secondo l’Associazione dei Presidi "l’assunzione dei 150.000 docenti e la gestione dei futuri concorsi cancellano ogni ipotesi di un ruolo delle scuole “autonome” nella scelta dei propri insegnanti e mantengono saldamente il controllo del personale all’Amministrazione centrale e periferica. Come si può immaginare una scuola in grado di elaborare un proprio progetto didattico, se a realizzarlo saranno docenti assegnati sempre e soltanto da fuori?"

E ancora, i Presidi parlano di Governance: non appare un passo avanti l’aver immaginato gli “ispettori” come una progressione di carriera del dirigente scolastico: si verrebbe così implicitamente a ripristinare una collocazione gerarchica che era stata superata da tempo.

La carriera dei docenti. Quella presentata – secondo l’ANP – va chiamata "diversa progressione econonomica", non carriera, che presupporrebbe dei livelli e delle distinzioni di funzioni. I docenti continuano invece ad essere visti come appartenenti ad un profilo unico, che si differenzia solo per le funzioni svolte pro tempore. In materia di progressione economica, colpisce il livello di dettaglio con cui nel documento vengono definiti aspetti che il quadro normativo vigente attribuisce al contratto: la periodicità degli “scatti di competenza” (tre anni), la loro misura (60 euro “netti”), la platea dei beneficiari (il 66%, non uno di più, né uno di meno). Dobbiamo inferirne che la contrattazione non esisterà più o che sarà ridotta ad aspetti marginali del rapporto di lavoro?

Molte cose – concludono i Presidi – sono ancora sospese fra il cielo e la terra nella filosofia enunciata oggi da Palazzo Chigi: una di queste è se l’interlocuzione dei sindacati, ed in generale dei corpi intermedi, venga ancora considerata come un elemento del panorama futuro o se vi sia una presunzione a priori di autosufficienza del governo e, se mai, la scelta di un rapporto esclusivo o privilegiato con i social network. […] Una buona scuola? Nessuno più di noi lo auspica: e tuttavia non vorremmo che il desiderio di un cambiamento ad ogni costo faccia perdere di vista che alcune soluzioni esistono e sono state sperimentate da tempo. Inventare ogni volta la ruota può non essere il modo migliore per accelerare il cambiamento che tutti riconosciamo come necessario. Leggi tutto il documento ANP

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