Presidi capri espiatori, lo sfogo: “criticati da genitori per mancanza di acqua, banchi, gel e per assembramenti sugli autobus. Tappiamo falle degli altri”
Pietro la Tona, Dirigente scolastico dell’Istituto Superiore “G. Minutoli” decide di esprimere il suo accalorato pensiero tramite un post su Facebook, riguardo la difficile ripresa dell’inizio scolastico ai tempi della Pandemia. Nelle sue parole trapela l’amarezza causata dalle critiche che piombano addosso a Lui ed in generale alla categoria dei Dirigenti scolastici, anche quando quest’ultimi possono fare ben poco difronte alla mancanza di attrezzature, mascherine, aule, arredi e quant’altro.
“I genitori non capiscono le difficoltà che dobbiamo affrontare quotidianamente”; “Non siamo amministratori di condominio”. Queste le sue parole; a seguire l’intero post pubblicato sui social
“Sono stato criticato da un genitore perché una mattina, per alcune ore, è mancata l’acqua nella mia scuola. Altri colleghi sono stati criticati perché mancano le aule, i banchi, le uscite di sicurezza e, financo, per gli assembramenti sugli autobus.
Ricordo a me stesso che gli edifici scolastici, comprensivi di acqua, luce, riscaldamenti, impianti efficienti, arredi, certificazioni di agibilità e quanto attiene alla funzionalità degli edifici, sono di competenza degli enti locali e non delle scuole.
Ricordo a me stesso che banchi monoposto, mascherine e gel a norma ce li dovrebbe fornire la Protezione Civile Nazionale.
Ricordo a me stesso che il trasporto pubblico non è di competenza delle scuole.
Ricordo a tutti noi, qualora lo avessimo dimenticato, impegnati a tappare le falle di tutti quelli di cui sopra, che non siamo amministratori di condominio con il compito di tenere efficienti gli edifici scolastici ma che il nostro compito è esclusivamente l’organizzazione delle attività didattiche per garantire a tutti il diritto allo studio.
Purtroppo cerchiamo sempre di tamponare i problemi, facendo manutenzioni che non ci competono e assumendoci responsabilità non nostre e per questo veniamo pure criticati. Forse dovremmo avere il coraggio di chiudere tutte le scuole messinesi finché tutto ciò che ci deve essere fornito e messo a norma non ci sia dato veramente. E così riapriremmo forse tra due anni. Ma lo faremo?
No che non lo faremo perché nonostante tutto, nonostante le critiche anche di alcuni genitori o alunni che invece di aiutarci si ergono a censori, noi continueremo a considerare prioritario il servizio pubblico rispetto alle grosse responsabilità che non ci competono ed alle critiche che, spesso, non meritiamo.
Insieme ai docenti ed a tutto il personale scolastico continueremo a pensare che gli alunni hanno la priorità anche quando non capiscono gli sforzi che si fanno, anche quando sono guidati da genitori che non capiscono le difficoltà che affrontano quotidianamente le scuole in queste condizioni, anche quando improvvisamente tutti si accorgono delle inefficienze che esistono da sempre e che noi abbiamo cercato di tamponare per continuare a garantire sempre e comunque il diritto allo studio.“