Presentato un emendamento al DL edilizia scolastica, traferire scuole belle a sicurezza strutturale
“La sicurezzadei nostri edifici scolastici deve essere una priorità: chiediamo di spostare i fondi – 50 milioni per il 2015 – destinati all’operazione ‘Scuole Belle’, i cui risultati sono strutturalmente irrilevanti, verso interventi davvero necessari per garantire l’accessibilità e la fruibilità degli istituti. A questo scopo abbiamo presentato un emendamento a prima firma Chiara di Benedetto al Decreto sull’edilizia scolastica, il cui iter parte oggi in commissione Bilancio della Camera. Un’azione, la nostra che, segnaliamo, ha ricevuto l’apprezzamento di Cittadinanza attiva”.
“La sicurezzadei nostri edifici scolastici deve essere una priorità: chiediamo di spostare i fondi – 50 milioni per il 2015 – destinati all’operazione ‘Scuole Belle’, i cui risultati sono strutturalmente irrilevanti, verso interventi davvero necessari per garantire l’accessibilità e la fruibilità degli istituti. A questo scopo abbiamo presentato un emendamento a prima firma Chiara di Benedetto al Decreto sull’edilizia scolastica, il cui iter parte oggi in commissione Bilancio della Camera. Un’azione, la nostra che, segnaliamo, ha ricevuto l’apprezzamento di Cittadinanza attiva”.
Lo affermano i parlamentari M5S incommissione Cultura di Camera e Senato.
“Chiediamo che i 50 milioni siano spostati dal piano di interventi per il pristino di decoro e funzionalità degli edifici scolastici verso opere di prevenzione contro il rischio idrogeologico e per l’adeguamento antisismico degli stessi edifici.Un’operazione di cui hanno bisogno, in particolare, le strutture scolastiche del Sud.
Ricordiamo che attraverso Scuole Belle gli istituti sono più accoglienti e decorosi, ma questi vanno considerati interventi ordinari. Al contrario, quella dellasicurezza scolastica è un’emergenza e priorità che deve esser affrontata attraverso un piano di investimenti considerevoli e duraturi, come previsto anche in un’apposita Proposta di legge da noi depositata alla Camera.
L’adozione in questo frangente dello strumento del Decreto Legge è giustificata solo dalla volontà del Governo di mantenere in vita questo sistema, che si è rivelato fallimentare, per salvaguardare gli interessi delle imprese e cooperative che, attraverso le esternalizzazioni, in questi hanno fatto profitti e non quello dei lavoratori.
Diciamolo chiaramente: l’operazione Scuole Belle è un tampone messo in campo dal Governo di fronteall’emergenza dei lavoratori impegnati nelle operazioni di pulizia nelle scuole per conto di ditte esterne. Un sistema, quello dell’esternalizzazione, che noi abbiamo contrastato perché diventato troppo oneroso per lo Stato e lesivo dei diritti dei lavoratori, sottopagati e mantenuti in condizioni di estrema precarietà, offrendo anche al Governo soluzioni che però sono state sempre respinte.