Presa di servizio 2 settembre, ancora incertezza per migliaia di precari. Bufanini: “Nessuno considera costi e disagi”. Il Ministero precisa: “Gli uffici lavorano senza sosta” [VIDEO]
A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, il mondo della scuola si ritrova ancora una volta a fare i conti con un problema annoso: i ritardi nelle nomine e nelle assegnazioni dei docenti.
A denunciare la situazione è Caterina Bufanini, docente ed esperta di normativa scolastica, che in un video sul suo canale YouTube non usa mezzi termini per descrivere il caos che regna a 48 ore dal suono della campanella.
“La situazione è estremamente diversificata da provincia a provincia”, spiega Bufanini, “ma ovunque la presa di servizio avverrà dopo il 2 settembre si creeranno disagi sia per le scuole che per i docenti”. L’ideale sarebbe avere un organico completo già per il primo collegio docenti, fissato per il 2 settembre, ma la realtà è ben diversa.
Bufanini racconta la sua esperienza personale: due anni fa si è trovata a prendere servizio il giorno prima dell’inizio delle lezioni senza sapere quali discipline avrebbe dovuto insegnare. “Un disastro totale”, lo definisce, sottolineando come la gestione dei percorsi abilitanti abbia aggravato ulteriormente la situazione.
“Sembra una barzelletta che a due giorni dall’inizio dell’anno scolastico non si sappia dove andare”, prosegue Bufanini, denunciando la mancanza di umanità e di attenzione nei confronti dei docenti. “Nessuno si mette nei nostri panni, nessuno considera i costi e i disagi che comporta un trasferimento improvviso da un capo all’altro dell’Italia”.
La docente sottolinea come il problema si ripeta ogni anno, con alcune province virtuose che riescono a gestire le nomine in modo efficiente e altre che accumulano ritardi inaccettabili. “L’ufficio scolastico del Piemonte è stato sempre il primo a nominare”, osserva Bufanini, “mentre altri uffici scolastici sono cronicamente in ritardo”.
Un appello accorato quello di Caterina Bufanini, che invita i docenti a monitorare costantemente i siti degli uffici scolastici, spesso in tilt a causa del sovraccarico di lavoro, e a tenersi pronti a qualsiasi evenienza. Un inizio d’anno all’insegna dell’incertezza e della frustrazione, che rischia di ripercuotersi negativamente sulla qualità dell’insegnamento e sul diritto allo studio degli studenti.
La nota del Ministero dell’Istruzione e del Merito
Il capo dipartimento del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Carmela Palumbo, precisa in una nota a Orizzonte Scuola “che si è proceduto a diramare tutte le indicazioni per assicurare il regolare e corretto avvio dell’ anno scolastico 2024/25. In particolare con le note 115135 del 25 luglio e n. 130813 del 28 agosto 2024 sono state date istruzioni relativamente alla decorrenza economica per tutti i docenti e per il personale Ata in quanto il primo settembre cade di domenica”.
“A ciò si aggiunge che gli Uffici scolastici sono costantemente al lavoro senza sosta al fine di coprire posti e cattedre con personale di ruolo e non di ruolo. Il lavoro degli uffici è costantemente monitorato dagli uffici ministeriali anche tramite apposite funzioni informatiche”, aggiunge.
“I docenti che appartengono a più classi di concorso possono, legittimamente, scegliere tra più proposte di incarichi. Tale opportunità può comportare il fenomeno delle rinunce e delle sostituzioni, anche in questi casi gli uffici stanno procedendo in tempo reale ad effettuare le dovute sostituzioni”, continua.
“Particolare attenzione è stata data agli incarichi sui posti di sostegno, anche dando applicazione alla specifica norma che prevede per gli anni scolastici 24/25 e 25/26 il reclutamento straordinario dei docenti specializzati inseriti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze; alle operazioni di reclutamento a livello provinciale, terminate il 23 agosto, sono susseguite quelle a livello interprovinciale (cosiddetta “minicall veloce”) terminate il 27 agosto”, conclude.