Precariato docenti, Valditara: “Bloccare i concorsi PNRR per assumere tutti gli idonei? Impossibile, rischiamo 24 miliardi di fondi” [VIDEO]
In un video pubblicato sul canale YouTube del Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministro Giuseppe Valditara ha affrontato la questione delle procedure di reclutamento dei docenti.
“Ci sono alcune richieste in merito alle procedure di reclutamento”, ha esordito il Ministro, “in particolare si chiede di bloccare i nuovi concorsi per assumere soltanto gli idonei dei concorsi passati”. Una richiesta, questa, che Valditara ha definito impossibile da realizzare: “Questo purtroppo non è possibile, perché nella passata legislatura c’è stato un accordo fra il precedente governo e la Commissione europea volto a impegnare l’Italia ad assumere 70.000 docenti con i concorsi PNRR”.
Valditara ha poi ricordato che la scadenza originaria per le assunzioni, fissata al 31 dicembre 2024, è stata prorogata al 31 dicembre 2026 grazie a una trattativa con la Commissione europea. “Proprio questa trattativa”, ha spiegato il Ministro, “ci ha consentito lo scorso anno di assumere 40.700 docenti e quest’anno 12.800 docenti, al di fuori dei concorsi PNRR”.
Il Ministro ha inoltre sottolineato di aver chiesto alla Commissione europea maggiore flessibilità nel meccanismo di reclutamento previsto dal PNRR, esprimendo soddisfazione per il fatto che, a distanza di qualche settimana, anche la CGIL abbia scritto alla Commissione europea per chiedere una rimodulazione dell’impegno italiano. “Questo dimostra”, ha affermato Valditara, “che questa è la realtà dei fatti”.
Bloccare i concorsi e non assumere i 70.000 docenti previsti dalle procedure europee, ha avvertito il Ministro, “metterebbe a serio rischio una parte significativa di quei 24 miliardi che costituiscono l’ultima tranche del PNRR”. Valditara ha poi ricordato l’impegno del Governo verso gli idonei dei concorsi precedenti: “Con il decreto legge 75 del 2023, articolo 20, comma 2, abbiamo messo ad esaurimento le graduatorie degli idonei del concorso 2020, che altrimenti sarebbero stati fuori dalla scuola e avrebbero dovuto rifare i concorsi. Dunque l’attenzione verso di loro è massima”.
Infine, il Ministro ha concluso ribadendo l’impegno a modificare le regole europee, ma anche la necessità di proseguire con le procedure concorsuali fino a quando tali regole non saranno modificate: “L’impegno a modificare le regole europee c’è, e ovviamente sino a quando queste regole non verranno modificate noi dovremo continuare con la procedura concorsuale”.