D’Aprile (Uil Scuola Rua): “Per stabilizzare il precariato nella scuola basterebbero 180 milioni di euro”
Il numero di docenti precari nella scuola italiana è raddoppiato negli ultimi otto anni, passando dal 12% al 24% del totale. Un dato preoccupante che emerge da un dossier della Uil Scuola Rua, presentato alla vigilia di una tornata di concorsi per docenti che il ministro Valditara ritiene decisiva per invertire la rotta.
L’aumento del precariato ha avuto un impatto negativo sulla continuità didattica, con studenti che si ritrovano a cambiare insegnanti frequentemente, anche durante lo stesso anno scolastico. Il problema è particolarmente grave per il sostegno, dove la precarietà ha raggiunto il 59%.
Il dossier evidenzia come il precariato sia cresciuto costantemente negli ultimi anni, attraversando sei governi diversi. In media, la crescita è stata di quasi due punti percentuali ogni anno scolastico.
La Uil Scuola Rua chiede investimenti per stabilizzare il personale precario, stimando che per farlo basterebbero 180 milioni di euro. “La stabilizzazione del personale è fondamentale per garantire la qualità della scuola e il futuro delle nuove generazioni”, ha detto il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile.
Ecco alcuni dati salienti del dossier:
- Nel 2015 gli insegnanti precari erano 100.277, nel 2023 sono diventati 234.576.
- La precarietà sul sostegno è raddoppiata, passando dal 29% al 59%.
- Il personale Ata precario è raddoppiato, passando dal 12,75% al 21,64%.
- Per stabilizzare 250 mila precari basterebbero 180 milioni di euro