Precariato, contratti a tempo determinato docenti e Ata, Italia deferita dall’Europa per l’abuso. Pacifico (Anief): “Subito class action per vedere riconoscere i propri diritti”

La notizia è questa e già nota: “La Commissione Europea ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per non aver posto fine all’uso abusivo dei contratti a tempo determinato e alle condizioni di lavoro discriminatorie nel settore scolastico. Secondo la Commissione, l’Italia non ha adottato le norme necessarie per vietare la discriminazione e l’abuso di contratti a termine”, riporta anche Orizzonte Scuola.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, è intervenuto all’interno di una trasmissione di approfondimento organizzata da Orizzonte Scuola per spiegare nel dettaglio la questione.
“La novità del deferimento è che l’Italia dovrebbe pagare giornalmente. La prima direttiva europea è di 25 anni fa, poi ne abbiamo un’altra nel 2014: come è possibile che ancora in Italia si violino le direttive?”, ha detto Marcello Pacifico.
“La direttiva n. 70 del 1999 parla di prevenzione: ogni stato membro deve adottare delle misure per prevenire l’abuso dei precari, quella di stabilizzare è una misura, altrimenti bisogna attivare altre strategie: la Cassazione si era difesa nel 2016 dicendo che il doppio canale di reclutamento era una misura di prevenzione, però non è stata archiviata la procedura, è rimasta. L’abuso in Italia esiste perché vengono dati i posti in deroga, quindi non utili alla stabilizzazione: questo viola un altro principio della direttiva e cioè la non discriminazione, i docenti fanno lo stesso mestiere”, ha continuato il leader Anief.
“Noi come Anief abbiamo lanciato proprio oggi una Class Action, al di là dei risarcimenti, contro lo Stato italiano per l’abuso dei contratti a termine, per il mancato ricevimento della direttiva europea per ottenere delle diffide gratuitamente che interrompono la prescrizione. È importante appunto aderire per agire subito: bisogna dare fiducia a questa azione legale”, ha concluso il presidente del giovane sindacato rappresentativo.