Precariato, Barbacci (Cisl): “I concorsi non bastano, serve un canale di valorizzazione dell’esperienza di lavoro dei docenti”
“Ho già detto che le assunzioni in ruolo sono state molto meno del previsto. Forse meno di 50.000 sulle oltre 94.000 autorizzate”. Così Ivana Barbacci, segretaria della Cisl Scuola, fa il punto in un’intervista a Interris.it
E aggiunge: “Se ai posti rimasti scoperti si aggiungono quelli da coprire nel cosiddetto organico di fatto, in particolare quelli aggiuntivi per il sostegno, è facile prevedere che le supplenze necessarie saranno almeno 150.000, ma probabilmente andremo ben oltre, come avviene ormai da diversi anni. Una situazione di precarietà diffusa assolutamente insostenibile, che può essere risolta solo con una politica degli organici legata al reale fabbisogno e con nuove regole sul reclutamento, che affianchino ai concorsi per esami un canale di valorizzazione dell’esperienza di lavoro maturata sul campo“.
“Non chiediamo sanatorie – precisa -, ma una politica del reclutamento sensata, legata alla realtà e non alle ideologie, in cui il lavoro precario, che vuol dire anche acquisizione di competenze e professionalità, sia considerato una risorsa da cui attingere e non una zavorra o, peggio ancora, un’occasione di risparmio sui costi del personale”.