Precari, un’altra svolta. Anief: per avere la Carta del docente va bene avere svolto anche supplenze temporanee. A Verona il giudice fa avere 2.500 euro a un insegnante, basta siano periodi continuativi

Sulla Carta del docente ai precari si sta aprendo un ulteriore canale: i 500 euro vanno assegnati agli insegnanti precari, con tanto di interessi, non solo a chi svolge supplenze annuali e ora anche temporanee, come ha detto la Corte di Cassazione, a fine ottobre 2023, ma anche “riconosciuta in misura piena ai docenti che, in virtù del conferimento di plurime supplenze temporanee consecutive, prestino servizio continuativo sino al termine delle attività didattiche”.
A decidere in questo modo è stato il tribunale di Verona, che ha sentenziato favorevolmente l’istanza proposta dai legali che operano per il sindacato Anief, condannando il Ministero a pagare al supplente 2.500 euro complessivi, per le cinque supplenze svolte tra il 2018 e il 2023, pure se con contratti non annuali ma temporanei.
L’utilità della “supplenza breve e saltuaria” ai fini del pagamento del bonus per l’aggiornamento equivale a tutti gli effetti ad una supplenza annuale fino al termine delle lezioni anche perché, ha spiegato nella sentenza il giudice del tribunale scaligero, il ricorrente ha svolto due annualità in questo modo garantendo comunque un servizio di insegnamento “con continuità didattica e senza ‘scoperture’ da settembre a giugno”. Inoltre, la continuità va intesa come tale anche se il supplente non è stato sotto contratto “ad eccezione del periodo di chiusura scolastica per le festività natalizie 21.12.19 – 6.1.20 e per le festività pasquali (da venerdì Santo 9.4.20 a martedì 14.4.20)”.
Detto ciò, poiché la Cassazione ha detto che “risulterebbe incomprensibile, prima ancora che del tutto irragionevole ed in contrasto con l’art. 3 Cost.”, negare il bonus annuale “al docente che “copra” esattamente lo stesso periodo per “sommatoria” di una pluralità di contratti a tempo determinato consecutivi e continuativi nello stesso istituto, con lo stesso orario e per la stessa classe di concorso”, allora “si ritiene, allora, che la Carta Docenti debba essere riconosciuta in misura piena anche ai docenti che, in virtù del conferimento di plurime supplenze temporanee consecutive, prestino servizio continuativo sino al termine delle attività didattiche”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “gli effetti della sentenza della Corte di Cassazione, che ha allargato l’assegnazione della Carta docente a tutti i supplenti con contratto in scadenza 30 giugno, stanno producendo conseguenze importanti che ampliano il diritto al bonus ad un numero di supplenti altissimo. La nostra stima iniziale di almeno 150 mila beneficiari potenziali potrebbe essere addirittura sottostimata. A questo punto, il Governo farebbe bene ad introdurre un dispositivo legislativo, che vada oltre la Legge 103 del 10 agosto 2023, che ha concesso la card solo ai supplenti annuali con contratto in scadenza il 31 agosto 2024. Intanto, è cosa buona e giusta presentare ricorso gratuito con Anief per recuperare la Carta del docente per tutte le altre forme di supplenza e, per tutti, per gli ultimi cinque anni scolastici: l’unico requisito – conclude il presidente Anief – rimane quello di avere svolto almeno 150 giorni di docenza come precari”.