Precari. Solidarietà al Presidente Fini per un sistema di istruzione nazionale

Di Lalla
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Forum Precari Scuola – Gentile On. Gianfranco Fini, giovedì scorso, 22 aprile, abbiamo seguito con attenzione i lavori, il dibattito e le vicende del direttivo del Pdl di cui lei è stato cofondatore.
Noi tutti – indipendentemente dai nostri variegati orientamenti politici – vogliamo manifestare apprezzamento per il coraggio civile che ha dimostrato nel parlar chiaro ed esplicito, pur partendo da una posizione di scontata minoranza e in presenza di una preconcetta chiusura anche al solo ascolto. Condividiamo in pieno la sua idea di democrazia come confronto e pluralismo, il suo senso delle istituzioni, la sua contrarietà al razzismo ed ai localismi egoistici espressi dalla Lega.

Forum Precari Scuola – Gentile On. Gianfranco Fini, giovedì scorso, 22 aprile, abbiamo seguito con attenzione i lavori, il dibattito e le vicende del direttivo del Pdl di cui lei è stato cofondatore.
Noi tutti – indipendentemente dai nostri variegati orientamenti politici – vogliamo manifestare apprezzamento per il coraggio civile che ha dimostrato nel parlar chiaro ed esplicito, pur partendo da una posizione di scontata minoranza e in presenza di una preconcetta chiusura anche al solo ascolto. Condividiamo in pieno la sua idea di democrazia come confronto e pluralismo, il suo senso delle istituzioni, la sua contrarietà al razzismo ed ai localismi egoistici espressi dalla Lega.

Vogliamo anche esprimerle la nostra piena solidarietà in relazione all’assurda e improponibile ipotesi formulata di dimissioni da Presidente della Camera. Sultanati e padronati non sono più attuali, non ci interessano. Vogliamo rimanere in uno Stato realmente democratico, in cui a tutti sia possibile esprimere liberamente il proprio dissenso, anche aspro e profondo, senza incorrere in censure, inquisizioni e
richieste di dimissioni.

Relativamente al settore educazione, condividiamo pienamente la dichiarazione che la scuola è prerogativa nazionale. Di conseguenza non sono proponibili, non hanno senso e non possono aver seguito le richieste o le pretese della Lega, pur se recepite da qualche esponente del Pdl, di albi regionali di insegnanti autoctoni, regione per regione, e la conseguente chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici: ciò concretizzerebbe la fine della scuola pubblica. Le nuove assunzioni, anche in caso di riforma del reclutamento, vanno effettuate da una graduatoria pubblica equa, trasparente e che rispetti i diritti acquisiti.

Infine, dobbiamo ricordare che gli ulteriori e massicci i tagli occupazionali programmati dal Miur comporteranno il licenziamento di decine di migliaia di docenti e ata precari soprattutto delle regioni meridionali, già pesantemente colpite dalla crisi e che Lei (nel suo intervento) ha dichiarato di voler difendere.

Ci auguriamo pertanto che Lei possa e voglia procedere in difesa dei valori della democrazia, nella consapevolezza che tali valori sono lo specchio ed il fondamento di ogni società civile. Di essa, in quanto responsabili dell’educazione e dell’istruzione delle future generazioni, riteniamo di far parte in tutto il territorio del Paese.

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