Precari e stabilizzazione Corte giustizia europea. Docente risarcito con 22mila euro
Dopo il 26 novembre, data in cui la Corte di giustizia europea ha condannato l'Italia per la reiterazione dei contratti a tempo per i docenti precari, la parola passa ai tribunali italiani.
Dopo il 26 novembre, data in cui la Corte di giustizia europea ha condannato l'Italia per la reiterazione dei contratti a tempo per i docenti precari, la parola passa ai tribunali italiani.
Non si tratta della prima sentenza risarcitoria, lo è del tribunale di Torino che ha accolto le indicazioni della Corte di giustizia europea in fatto di politica legata ai precari della scuola e condanna il Ministero a risarcire un docente precario che per sette anni ha lavorato presso le scuole secondarie di secondo grado con contrattia termine.
Il danno che dovrà essere risarcito equivale a quindici volte il suo attuale stipendio: 22 mila euro.
Il tribunale, però, non ha chiesto l'assunzione del docente che al momento dovrà accontentarsi del risarcimento.
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Presto sarà la stessa Corte costituzionale a doversi esprimere sull'argomento, sentenza molto attesa dagli avvocati dei sindacati perché potrebbe avere un peso non indifferente.
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