Sinopoli (Flc Cgil): “Rinnovare il contratto e trovare nuove risorse per gli stipendi, fra i più bassi della pubblica amministrazione” [VIDEO]

Prosegue il ciclo di video interviste live ai protagonisti del mondo della scuola: il 9 marzo alle 14,30 in collegamento con il giornalista Fabrizio De Angelis ci sarà Francesco Sinopoli, segretario generale Flc Cgil.
“Lo abbiamo detto in altre occasioni: la scuola si è trovata in condizioni di elevata fragilità non solo per il covid ma per tutti i disinvestimenti degli ultimi 20 anni. Ci aspettavamo che nella legge di bilancio ci fosse un segnale molto chiaro in aggiunta alle risorse del Pnrr. Ma non c’è stato“, ha detto Sinopoli nel corso dell’intervista.
Sulla proroga dei contratti dell’organico covid: “Deve restare oltre l’emergenza. Serve un investimento sugli organici. Sia docenti che Ata. Ecco perché deve diventare stabile. Al momento però, ricordiamo, il MEF non si è espresso sulla proroga, quindi attendiamo. Non ci sarebbero giustificazioni per non rinnovarlo“.
Sul reclutamento: “L’anno prossimo dobbiamo coprire 98 mila posti circa. Poi ci sono i posti in deroga sul sostegno e quelli dell’organico di fatto. Sono partiti i concorsi ordinari per la scuola dell’infanzia e primaria e quello della secondaria. Ma non saranno sufficienti per rispondere alle necessità della scuola, in particolare la secondaria”.
E ancora: “Molto positiva la proroga dell’assunzione straordinaria da Gps, ma manca il sistema a regime. Serve un sistema di abilitazione, prima di tutto, fondato sulla formazione. L’idea di una riforma delle lauree la vedo complicata. Pensare a stabilizzare i precari e garantire una formazione iniziale adeguata ai bisogni della scuola“.
“Non crediamo che un concorso a quiz possa essere la soluzione. Non scherziamo“, aggiunge.
Capitolo contratto: “Il mestiere dell’insegnante non ha il prestigio sociale che dovrebbe avere. Bisogna ripartire e dare valore del lavoro. I salari sono fra i più bassi del pubblico impiego. C’è una distanza di circa 350 euro rispetto agli altri comparti. Pur avendo recuperato qualche risorsa in più, questi soldi non bastano. Se guardiamo l’inflazione sono veramente insufficienti le risorse. Dunque serve un intervento straordinario per reperire altre risorse. Io credo che la categoria si debba ancora mobilitare“.
“Nella nostra piattaforma c’è uno spazio rilevante all’emersione di questo lavoro sommerso. Pensare che il lavoro si esaurisca con la lezione frontale è una bestialità. Bisogna riconoscere queste attività. Però anche qui, servono risorse“.
“L’idea che ci possano essere trattamenti differenziati è stupida. Dall’inizio bisognava estendere la carta docente anche ai precari. L’investimento sulla formazione debba essere più significativo. La carta si può confermare ma bisogna ricomprendere i precari. Si può fare un’operazione a sommare“.
“Le risorse del Pnrr bisogna pensarle non solo per adesso ma anche come stabilizzarle“.
Sulla maturità: “Aveva ragione il CSPI. Il parere che ha espresso è chiaro e ponderato. Non si discute l’importanza della lingua scritta ma non considerare quanto è accaduto nell’ultimo anno è un errore. Si dovevano ascoltare anche gli studenti. Bianchi è stato malconsigliato, avrebbe dovuto ascoltare il CSPI“.
L’INTERVISTA