Precari ATA, a Torino è caos: oltre 1000 in attesa della nomina tra gran caldo e ritardi. Il racconto di una giornata sull’orlo di una crisi di nervi
Una fiumana di persone usciva dalla sede del liceo classico Cavour a Torino fino a sera, dopo una lunga giornata di attesa per i precari Ata, collaboratori scolastici e assistenti delle segreterie, che attendono di sapere in quale istituto potranno lavorare quest’anno. La sede dell’Ufficio scolastico regionale non è sufficiente ad accogliere tutti, quindi il liceo mette a disposizione i propri spazi. Tuttavia, ieri tra ritardi e caldo, l’esasperazione era alta. Su La Stampa il racconto di una giornata pesantissima.
“Dovevamo iniziare alle 8,30 ma ci sono stati dei problemi con i moduli, e a fine giornata si sono accumulate 4 ore di ritardo”, spiega Sara, che viene da Napoli. “Ci hanno convocati martedì pomeriggio per presentarci mercoledì mattina, per poi mandare a casa centinaia di persone a fine giornata”. Tra questi c’è Andrea, che aveva appuntamento ieri alle 15 ma tornerà l’indomani. “La cosa peggiore è che faceva un gran caldo e non avevamo niente da mangiare e bere”, racconta. “Le macchinette della scuola erano esaurite e nella zona i bar sono chiusi per ferie. E poi, non potevamo allontanarci per molto tempo”.
Ieri al Cavour erano circa un migliaio. Dovevano esprimere la preferenza di tre scuole in cui lavorare, senza però aver ricevuto prima l’elenco di quelle disponibili. C’erano donne incinte e persone disabili. Ammassati con oltre 30 gradi e senza aria condizionata. Il preside del Cavour Vincenzo Salcone alza le braccia: “I ritardi possono succedere, ma quest’anno la difficoltà è stato il caldo”. Perché dentro le aule non c’era spazio per tutti, quindi molti hanno dovuto aspettare il proprio turno in cortile al sole, o nei corridoi affacciati alle finestre.
“A un certo punto sono andato a comprare acqua e caramelle per tutti, faceva un caldo atroce”, racconta. “Ho acconsentito a tenere aperta la sede per altre due ore, fino alle 20, in modo da smaltire un po’ la coda ed evitare di chiedere alle persone di tornare domani”. Sono giorni difficili per chi lavora nelle scuole. Le supplenze annuali le stanno nominando proprio in questi giorni. Ma anche le immissioni in ruolo di chi ha vinto i concorsi non sono ancora al completo. Una situazione che dovrebbe risolversi entro fine settimana, ma che preoccupa presidi e sindacati.
“Mancano ancora tutti i supplenti, che in Piemonte si aggirano intorno alle 15mila persone”, spiega Maria Grazia Penna, segretaria regionale Cisl. “Quest’anno siamo in ritardo di almeno 10 giorni”, spiega Luisa Limone, segretaria regionale Flc Cgil, “perché con le nuove assunzioni tutta la procedura è partita in ritardo”.