Potenziamento infanzia, posti non sempre sottratti in numero maggiore alla secondaria di II grado. Ecco perché

La nota Miur sugli organici indica le modalità da seguire per l’assegnazione dei posti di potenziamento all’Infanzia, sulla base delle quali si deve procedere ad una rimodulazione dei posti già assegnati, ai sensi della legge n. 107/2015.
INDICAZIONI MIUR
Questo quanto leggiamo nella nota:
Per quanto attiene al potenziamento, secondo quanto previsto in decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 ciascun Ufficio Scolastico Regionale destinerà alla scuola dell’infanzia, nel limite del contingente assegnato, i posti dell’organico di potenziamento posto comune, senza determinare esuberi nell’ambito dei ruoli regionali, attingendo per tale rimodulazione ai posti di potenziamento disponibili prioritariamente della scuola secondaria di II grado, in via secondaria della scuola primaria e in via subordinata dalla scuola secondaria di primo grado.
COMPITI UFFICI SCOLASTICI REGIONALI
Gli UUSSRR, alla luce delle suddette indicazioni, devono procedere alla ridistribuzione dei posti di potenziamento, sottraendoli ai vari ordini e gradi di istruzione, seguendo l’ordine seguente:
- scuola secondaria II grado;
- scuola primaria;
- scuola secondaria di I grado.
La rimodulazione deve avvenire senza creare esuberi, ragion per cui l’ordine suddetto non è rigido, ma può succedere, ad esempio, che vengano sottratti posti maggiori alla scuola primaria piuttosto che alla secondaria di II grado, proprio al fine di evitare soprannumerari.
Così, ad esempio, ha operato l’USR Molise che ha attribuito i posti di potenziamento all’infanzia sottraendoli in numero maggiore alla scuola primaria.