Posizioni economica ATA: non ci sono i soldi per i 5.000 lavoratori rimanenti
5.000 lavoratori ATA ancora esclusi dal beneficio economico spettante. Esito dell'incontro Miur – sindacati.
5.000 lavoratori ATA ancora esclusi dal beneficio economico spettante. Esito dell'incontro Miur – sindacati.
A riferirlo il Miur che nell'incontro con i sindacati di oggi ha riportato la risposta ricevuta ad un quesito rivolto al MEF: la possibilità del pagamento dell'“ una tantum ” ai circa 5000 lavoratori esclusi dalla prima emissione di NoiPA può passare solo attraverso il reperimento di ulteriori risorse in quanto quelle stabilite nel CCNL 7.8.2014 sono ritenute esclusivamente a copertura del complessivo recupero per somme già attribuite (CISL).
Si escluderebbe quindi il personale rimanente dal pagamento, perché "la norma viene ‘interpretata' come esclusivamente finalizzata ad evitare la restituzione a carico di coloro che avevano avuto tale retribuzione e per non disponibilità di copertura finanziaria. Tale interpretazione porterebbe a riconoscere la retribuzione, a parità di condizione, solo a coloro nei cui territori è stata effettivamente erogata. Ci troviamo di fronte alla totale incertezza del diritto a vedere retribuita una prestazione professionale. Una sorta di ‘chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato'." (UIL).
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Le organizzazioni sindacali hanno fortemente contestato l'interpretazione data dal MEF, in quanto sia la legge 41/2014 che il CCNL 7.8.2014 prendevano a riferimento il personale giuridicamente beneficiario della posizione economica negli anni 2011, 2012 e 2013 senza esclusione alcuna.
L'Amministrazione, dopo un breve approfondimento, incontrerà nuovamente i sindacati il 28 gennaio prossimo.
Tra l'altro questa posizione del Miur porta all'inasprimento delle relazioni sindacali e i lavoratori vivono con sfiducia e sconforto questa presa di posizione nei loro confronti, non giustificata da norme di legge.