Ponte sullo Stretto, gli insegnanti si mobilitano: “Non vogliamo il ponte, ma spazi di cultura e opere necessarie. Investite sull’istruzione”
Oltre mille insegnanti, provenienti da tutta Italia e di ogni ordine e grado, si mobilitano contro il progetto del Ponte sullo Stretto. L’iniziativa, partita da un’idea da una docente messinese Pina Gemellaro, ha raccolto in poche ore l’adesione di oltre 1300 docenti, uniti nella convinzione che il Ponte sia un’opera inutile e dannosa per la Sicilia.
La voce degli insegnanti: educare alla democrazia, contrastare decisioni imposte
“Educhiamo alla democrazia, ma subiamo decisioni dall’alto che non tengono conto della voce dei cittadini”, afferma Gemellaro a La Repubblica, sottolineando la responsabilità degli insegnanti nel formare cittadini consapevoli e critici. L’investimento nel Ponte, secondo i docenti, rappresenta uno spreco di risorse che potrebbero essere destinate a settori cruciali come l’istruzione, la sanità, la cultura e il lavoro, tutti settori che in Sicilia presentano gravi carenze.
Dalla Sicilia e oltre: un coro di voci contro il Ponte
L’iniziativa ha raccolto adesioni da tutta Italia, con insegnanti di diverse regioni che hanno espresso la loro solidarietà e condivisione delle motivazioni della protesta. I docenti si riuniranno oggi a Messina per un’assemblea pubblica, durante la quale spiegheranno alla città le ragioni della loro opposizione al Ponte. “Non vogliamo il ponte, ma spazi di cultura e opere necessarie”, conclude Pina Gemellaro, ribadendo la necessità di investimenti mirati a migliorare la qualità della vita in Sicilia e a promuovere uno sviluppo sostenibile e rispettoso del territorio.