PON Scuola, pagamento fatture e compensi al personale entro il 31 dicembre. Nota di sollecito con indicazioni
Per le scuole che devono ancora concludere uno o più dei loro progetti FESR arriva una nota di sollecito dal Ministero sul pagamento delle fatture. La nota, con le indicazioni, si rivolge “soprattutto a quelle che non abbiano già pagato tutte le fatture e tutti i compensi al personale”.
Già il 9 novembre il Ministero aveva chiesto il pagamento delle fatture entro il 15 dicembre.
L’art. 65 del regolamento (UE) n. 1303/2013 dispone che solo le spese pagate entro il 31 dicembre 2023 possano essere coperte col contributo dell’Unione
europea (ciclo di programmazione 2014-2020). Ciò significa che la Commissione europea non rimborserà, a valere sul FESR, le somme che non siano state pagate ai fornitori / al personale / ai destinatari finali entro il 31 dicembre 2023.
Tenuto conto che l’operatività degli istituti cassieri termina attorno a metà dicembre, nella nota del 29 novembre si raccomanda di pagare tutte le fatture e ogni altro compenso dovuti sui progetti FESR entro il 15 dicembre e, comunque, entro il 31 dicembre 2023.
Come pagare
Per quanto riguarda le fatture, le scuole potranno pagare quelle dovute per i progetti FESR (fornitori, pubblicità, ecc.) utilizzando i trasferimenti ricevuti dal Ministero oppure, avvalendosi di anticipazioni di cassa sul bilancio della scuola.
Le scuole che caricheranno tempestivamente le fatture riceveranno i trasferimenti necessari a pagarle senza dover ricorrere alle anticipazioni.
Per quanto riguarda invece il pagamento dei compensi al personale, le scuole dovranno assicurare il pagamento delle spese gestionali entro il 31 dicembre 2023 anche ricorrendo ad anticipazioni di cassa. Le spese gestionali che le scuole abbiano anticipato entro il 31 dicembre 2023 saranno rimborsate dall’Unità di Missione per il Pnrr all’esito positivo dei controlli, a fine 2023 o a inizio 2024.
Le fatture e gli altri documenti di spesa non pagati entro il 31 dicembre 2023 (progetti a costi reali, ad es. FESR) non saranno rimborsati dall’Unione europea in nessuna circostanza, qualsiasi sia la ragione.