Poli (AnciLab): “Digitale? No nei primi anni, i bambini hanno bisogno del mondo fisico, non virtuale. Sì con gradualità e solo accompagnati dagli adulti”. INTERVISTA

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Nell’era del digitale, è fondamentale proteggere la crescita serena dei bambini, sia dal punto di vista fisico che cognitivo e relazionale. Loredana Poli, esperta di AnciLab, intervistata da Orizzonte Scuola durante gli Stati Generali della Scuola Digitale 2025 tenutisi a Bergamo dal 20 al 22 febbraio,  sostiene la necessità di un approccio graduale all’uso della tecnologia.

“Riserviamo l’utilizzo del digitale agli adulti che li accompagnano”, suggerisce Poli, affinché i genitori possano prepararsi e documentarsi, introducendo poi gli strumenti digitali nella vita dei più piccoli in modo progressivo. “Assolutamente non nei primi anni”, precisa l’esperta.

Sviluppare le skills umane fondamentali

Nei primi anni di vita, i bambini hanno bisogno di interagire con il mondo fisico, di osservare le espressioni del volto degli adulti e di sviluppare le proprie abilità umane. “I bambini e le bambine hanno bisogno di muoversi nello spazio fisico, di vedere il nostro sguardo, di capire i nostri sentimenti dalla mimica facciale”, spiega Poli. È fondamentale, quindi, concentrarsi sull’acquisizione di competenze essenziali, come l'”imparare a imparare“, che saranno preziose anche negli anni successivi.

Prepararsi a un mondo complesso

Proprio queste competenze di base permetteranno ai bambini di affrontare un mondo sempre più complesso, nel quale dovranno utilizzare strumenti digitali, inclusa l’intelligenza artificiale. “Imparare a imparare è una delle skills che in quella fascia d’età noi possiamo molto aiutare e supportare”, conclude Poli, ribadendo l’importanza di un approccio equilibrato alla tecnologia, che privilegi lo sviluppo delle capacità umane fondamentali nei primi anni di vita.

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