PNRR siti web scuole: quando il fornitore sbagliato può far decadere il contributo

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È terminata da pochi giorni la possibilità di richiedere i 7301,00 euro finanziati dall’avviso pubblico di PA Digitale 2026 con i fondi PNRR per l’implementazione di un modello standard di sito web scolastico.
È tempo quindi di scegliere il fornitore. Ma come scegliere quello giusto?

Il problema della scarsa conformità dei siti web scolastici alle normative in materia di accessibilità è serio ed ha stimolato il Dipartimento per la trasformazione digitale a predisporre un contributo a fondo perduto che possa incentivare gli istituti a mettere a norma il proprio sito web, implementando il modello realizzato da AgID e Designers Italia.

Infatti, secondo AgID, ad oggi il 64% delle PA che ha compilato la dichiarazione di accessibilità, ammette di avere un sito non conforme o parzialmente conforme.

Un dato allarmante che ha spinto molte scuole a richiedere il contributo previsto dall’avviso che si è appena chiuso, nella speranza di poter finalmente adeguare il proprio sito web e dichiarare così il pieno adempimento delle normative.

Tutto molto promettente ed entusiasmante, ma è necessario prestare molta attenzione alla scelta del fornitore per evitare di vedersi revocare il contributo per mancata conformità del sito web ai criteri di valutazione previsti.

Come infatti recita il testo dell’avviso, “In caso di verifica, in sede di controllo, del mancato pieno rispetto della disciplina nazionale ed europea, anche se non penalmente rilevanti, il Dipartimento procederà alla revoca totale o parziale del contributo e al recupero delle eventuali somme già erogate […]”.

A tal proposito, sul web stanno già iniziando a circolare le prime versioni dei tool che AgID potrebbe utilizzare per effettuare controlli automatizzati sui siti web delle scuole.

Al momento, garantire il rispetto delle normative spetta ai fornitori che, per ovvi motivi, dichiarano di offrire un prodotto completamente conforme.

La realtà dei fatti è purtroppo un’altra.

Secondo un’analisi condotta da Scuola Cloud su oltre 100 siti web scolastici in Italia, soltanto il 5% dei siti analizzati rispetta pienamente i criteri di accessibilità.

Scuola Cloud è il sito web sviluppato ad hoc per le scuole italiane, qualificato sul Cloud Marketplace di AgID ed acquistabile tramite MEPA, che ha come missione, già prima della presenza del finanziamento, quella di fornire alle scuole italiane una soluzione definitiva conforme alle normative sull’accessibilità.

Fin qui niente di nuovo, dato che potrebbe sembrare l’ennesima promessa non mantenuta.

E allora, come può una scuola avere la garanzia di acquistare un sito web pienamente a norma, senza rischiare una revoca del contributo?

Ad oggi, l’unico mezzo che le scuole possono utilizzare per tutelare i propri interessi è quello di scegliere un sito web la cui conformità sia certificata da organismi indipendenti esterni.
Le promesse del fornitore infatti non bastano, così come non basta un semplice test di accessibilità usando uno dei validatori suggeriti da AgID.

Nel panorama italiano, Scuola Cloud è il primo ed unico sito web per le scuole con il certificato di accessibilità rilasciato da un organismo esterno ed è il solo ad offrire una garanzia di conformità a vita che assicura il rispetto delle normative non solo alla consegna, ma in modo continuativo nel tempo.

L’impegno di Scuola Cloud sull’accessibilità è così importante che alla certificazione di accessibilità sono stati affiancati una serie di test condotti direttamente da persone con disabilità, che attualmente sono gli utenti più penalizzati dalla scarsa conformità dei siti web scolastici.

Puoi valutare Scuola Cloud qui: www.scuola.cloud

A questo punto la speranza è quella di assistere nel breve periodo, grazie ai fondi del PNRR e alle scelte giuste che i dirigenti opereranno, ad un cambio di rotta nel panorama dei servizi digitali offerti dalle scuole al fine di fornire ai cittadini strumenti davvero accessibili.

Lo slogan di Scuola Cloud cita: La rivoluzione digitale delle scuole è possibile se prendi parte al cambiamento. Sii il cambiamento.

La domanda per le scuole è: sarete abbastanza coraggiose da prenderne parte?

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