Pnrr, lavori scuola rischiano di rimanere incompleti per fallimento ditta. Bonafè (PD) chiede fondo statale

Cosa succede se i lavori in una scuola, finanziati da fondi PNRR, non possono essere completati per cause esterne alla stazione appaltante? Un caso emblematico – riportato da Ansa – riguarda la scuola di San Donato in Poggio, frazione di Barberino Tavarnelle (Firenze), dove la ditta incaricata ha abbandonato il cantiere prima di dichiarare il proprio fallimento. La scadenza per il completamento dell’opera, fissata al 31 marzo 2026, appare quindi a rischio.
La questione è stata sollevata dalla vicepresidente del Pd, Simona Bonafè, attraverso un’interrogazione parlamentare. Bonafè sottolinea come, in casi di ritardi dovuti a cause non imputabili agli enti appaltanti, lo Stato debba intervenire per evitare ripercussioni economiche sui Comuni coinvolti e disagi per le comunità locali.
Secondo Bonafè, il problema non è isolato, ma rappresenta una criticità diffusa nell’attuazione del Pnrr. Per questo motivo propone l’istituzione di un fondo statale destinato agli enti locali che, a causa di ritardi indipendenti dalla loro volontà, rischiano di perdere i finanziamenti europei.
La proposta di istituire un fondo per il completamento delle opere è stata presentata sotto forma di emendamento, ma – come evidenziato da Bonafè – è stata respinta dalla maggioranza di destra. Tuttavia, è stato approvato un ordine del giorno che impegna il governo a valutare soluzioni per garantire il rispetto delle scadenze e il completamento degli interventi previsti.
Possibili soluzioni
Le misure utili in caso di ritardo nella realizzazione delle opere con fondi Pnrr:
- Istituzione di un fondo emergenziale: destinato agli enti locali che subiscono ritardi non dipendenti dalla loro volontà, per consentire la ripartenza dei lavori senza perdere i fondi europei;
- Revisione delle regole sugli appalti: semplificazione delle procedure di affidamento e maggiore flessibilità per la riassegnazione dei lavori in caso di fallimento delle imprese;
- Adeguamento dei finanziamenti ai costi reali: meccanismi di revisione dei prezzi per compensare l’aumento delle materie prime e garantire la sostenibilità economica dei progetti;
- Potenziamento delle strutture amministrative locali: assunzione di tecnici e personale specializzato per accelerare l’iter di approvazione e gestione delle opere;
- Piano di formazione per manodopera qualificata: incentivi per la formazione di nuove figure professionali nel settore edilizio e infrastrutturale per far fronte alla carenza di personale.