PNRR, il Ministro Valditara al “De Amicis Cattaneo” di Roma: “Un milione di euro di fondi e investimenti privati per laboratori all’avanguardia”

L’importanza dei fondi PNRR per la scuola ed in particolare per i laboratori. Ne abbiamo parlato con il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara all’inaugurazione dei laboratori altamente tecnologici realizzati presso l’Istituto di Istruzione Superiore “De Amicis Cattaneo” di Roma con i fondi del PNRR.
Nel saluto iniziale il Ministro ha voluto innanzitutto ringraziare tutti i docenti e gli alunni che sono l’anima della scuola. Ha poi proseguito precisando che le risorse destinate dal PNRR per la creazione di questi laboratori sono stati investite per la realizzazione di una didattica innovativa, che ha la centralità nel laboratorio. Il Ministro ha precisato inoltre che sono stati acquistati macchinari di assoluta avanguardia che permetteranno agli alunni di acquisire una preparazione che gli consenta di entrare rapidamente nel mercato del lavoro ed essere competitivi.
Questo approccio innovativo, ha proseguito il Ministro Valditara, si inserisce all’interno di una didattica consolidata nella quale non vanno dimenticati i presupposti culturali i cui pilastri, ovvero l’italiano, la matematica e le lingue straniere, vanno rinforzati, perché una cittadinanza attiva deve presupporre una loro buona conoscenza. Ha poi concluso il suo saluto affermando che è compiaciuto di trovarsi in una scuola inclusiva, dove i giovani con disabilità, che sono la ricchezza delle nostre comunità, ci insegnano alla cultura del rispetto e alla valorizzazione delle diverse abilità; tutto questo in una società che ha un po’ perso il riferimento a questo grande valore che è il rispetto, rispetto verso l’altro, verso le regole, verso i beni pubblici. È la cultura del rispetto che caratterizza una grande civiltà.
Al termine della visita il Ministro Valditara ha rilasciato un’intervista per Orizzonte Scuola.
Ministro Valditara, lei ha partecipato all’inaugurazione dei nuovi laboratori realizzati all’Istituto di Istruzione Superiore “De Amicis Cattaneo” di Roma con i fondi del PNRR. Parliamo di laboratori altamente tecnologici che necessitano di somme importanti per la loro realizzazione. Quanto sono stati importanti i fondi del PNRR per le scuole in generale ed in particolare per gli istituti tecnici?
“In questa scuola abbiamo investito quasi un milione di euro e devo dire che sono stati investiti molto bene, perché le risorse sono state prontamente utilizzate con tecnologie e laboratori di altissima qualità. Questi ragazzi costruiscono il futuro e ci daranno una vita molto più stimolante, più bella e più semplice. Parliamo di professioni all’avanguardia e per questo ho ringraziato questi alunni per la passione che ci mettono, così come ho ringraziato i loro docenti per la straordinaria preparazione che hanno trasmesso ai loro alunni. Poi con l’acquisto di questi nuovi macchinari si è potuto realizzare dei laboratori d’eccellenza e allo stesso tempo recuperare aule che necessitavano di una importante ristrutturazione. Ho visto le foto di come erano prima quelle aule rispetto a come sono adesso e posso affermare che ora sono scuole altamente competitive che formeranno professionisti di grandissima eccellenza”.
Parlando di questi laboratori lei ha sottolineato l’aspetto legato anche alla riqualificazione degli ambienti scolastici, quindi parliamo di un doppio beneficio per le scuole.
“Esatto, perché i laboratori hanno consentito anche la riqualificazione delle strutture permettendo la trasformazione in una scuola molto avanzata che fra l’altro lavora molto bene, anche grazie a questi nuovi macchinari, con le imprese. Ci sono imprese che hanno contribuito investendo anche esse delle risorse, e per questo le ringrazio, per dare delle opportunità occupazionali significative a questi giovani. Si è creata una straordinaria sinergia che ha alla base questo investimento che è stato fondamentale per consentire quel percorso di sempre più stretta connessione tra scuola e mondo dell’impresa per dare potenzialità e opportunità occupazionale ai nostri giovani veramente straordinarie”.
Un’ultima domanda, parliamo di laboratori come luoghi di inclusione, che è un tema a lei molto caro, ma abbiamo visto che questi laboratori sono anche dei luoghi per progettare ambienti sempre più inclusivi.
“Certamente, i laboratori anche come luoghi di inclusione. Qui ho visto una splendida capacità di coinvolgere giovani con diversa abilità ed ho visto un grandissimo entusiasmo di giovani che provengono fra l’altro da Paesi diversi che però si sentono uniti in questa passione nel costruirsi un futuro importante, coerente con i propri sogni, con le proprie potenzialità e quindi si sentono tutti insieme parte di una straordinaria società”.